La Polizia di Stato di Monza nelle prime ore del mattino del 7 ottobre ha tratto in arresto tre uomini per tentato omicidio e per il possesso di un'arma clandestina.
L'indagine denominata “Double Shot” condotta dalla Squadra Mobile della Questura di Monza e della Brianza, al termine di una complessa ed articolata attività investigativa coordinata dal Sostituto Procuratore della Repubblica di Monza, Dott.ssa Michela Versini, veniva condotta tra le province di Monza e della Brianza, Milano e Bergamo.
In collaborazione con la Squadra Mobile di Bergamo, veniva eseguita un’ordinanza di misura cautelare in carcere per A.L., italiano classe 1951 residente in provincia di Bergamo, S.L.C., italiano classe 1946 residente a Sesto San Giovanni, e M.P., bergamasco classe 1986. I primi due quali autori materiali del tentato omicidio premeditato di M.P., avvenuto a Monza la sera del 18.06.2020, a carico del quale è stata eseguita la medesima ordinanza per il possesso arma clandestina. OItre agli arresti, sono state eseguite anche 10 perquisizioni domiciliari a carico di altrettanti soggetti gravitanti intorno agli indagati, che hanno consentito di rinvenire e sequestrare nr. 14 fucili e nr. 2 pistole, legalmente detenuti.
Verso le ore 22.00 del 18.06.2020 M.P. si presentava presso un ristorante di Viale Lombardia per chiedere aiuto, mostrando una ferita al fianco. Le pattuglie intervenute immediatamente sul posto e i primi accertamenti medici accertavano che lo stesso era stato attinto alla schiena da un colpo di grosso calibro che, dopo aver attraversato l’addome, era fuoriuscito dal fianco.
Le indagini consentivano di appurare che M.P., che aveva con sé un’arma clandestina, attirato sul retro di una casa abbandonata in V.le Lombardia, era caduto nella trappola tesagli da A.L, dal quale vantava un credito di 30 mila Euro, in collaborazione con S.L.C. I due, con il chiaro intento di ucciderlo, esplodevano contro di lui almeno due colpi, uno solo dei quali andava a segno.
La genesi del delitto è da ricercarsi nell’attività criminale condotta sia dalla vittima stessa, sia dai suoi aggressori. Questi ultimi, in particolare, annoverano una lunghissima sfilza di precedenti penali, addirittura a partire dai primi anni ’70.
Le indagini, superando la reticenza della stessa parte offesa, che raccontava di essere stato vittima di un tentativo di rapina, sono state condotte fondendo le risultanze di attività tecniche, attività investigative classiche e accertamenti di Polizia Scientifica, fino alla ricostruzione di un quadro oltremodo complesso che affonda le sue radici fin nel passato criminale dei due autori del tentato omicidio premeditato.
Il video dell’operazione al seguente link:
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