La Polizia di Monza ha eseguito questa mattina ulteriori 4 arresti di minorenni coinvolti nelle azioni della banda sgominata con l'operazione GTA Monza lo scorso mese di aprile.
Tre i decreti di perquisizione domiciliare eseguiti oggi nell'ambito dell'indagine che aveva già portato all’arresto in custodia cautelare di sei soggetti maggiorenni nel corso del procedimento penale originario avviato dalla Procura della Repubblica di Monza .
L’attività investigativa nei confronti dei 4 soggetti minori destinatari della misura cautelare, dimoranti a Monza ed in un comune limitrofo, a cui si aggiungono altri tre minori indagati in stato di libertà, è stata coordinata dalla Procura della Repubblica dei Minorenni di Milano e condotta dalla Squadra Mobile di Monza .
L’ operazione si inserisce nell’ambito delle indagini su gruppo di giovani composto da maggiorenni e minorenni, noti in città come la “compagnia del Centro” o “compagnia del Ponte”.
I minori tratti in arresto, tutti con un “ vissuto già segnato da vicende di rilievo penale,” sono tutti gravemente indiziati, a vario titolo, di sei rapine aggravate, oltre ai delitti di lesioni, furto, minacce gravi, rissa e spaccio di stupefacenti, reati tutti commessi in Monza tra il Aprile 2018 e Febbraio 2019 in concorso tra loro e con altri soggetti maggiorenni .
Gli arresti odierni hanno confermato l’esistenza di un vero e proprio sodalizio finalizzato alla commissione di reati predatori in danno di giovani vittime, scelte perché trovate in situazioni di minorata difesa, sempre sfruttando la forza intimidatrice del branco, a volte sufficiente da sola a far desistere il malcapitato da ogni tentativo di resistenza , secondo un identico modus operandi , tipico di una “baby gang, che agiva anche solo per imporre il proprio controllo sul centro di Monza, come testimoniano alcuni episodi di semplici aggressioni, senza sottrazione di beni, spesso condite con frasi da parte degli arrestati come “questa è la nostra zona”.
Le condotte del gruppo hanno mostrato una particolare propensione alla violenza anche da parte dei soggetti minorenni che, senza alcun timore, erano soliti avvicinare la vittima di turno, anche in orari pomeridiani ed in pieno centro cittadino.
Tali ripetuti e violenti episodi avevano creato un rilevante allarme sociale ingenerando in molti casi, tra i coetanei, smarrimento e sgomento per la violenza del gruppo, nonché timore di frequentare le zone centrali della città per non imbattersi in tale “Compagnia del Centro “.