Al via l'operazione denominata "G.T.A. Monza"
La Polizia di Stato di Monza nelle prime ore di sabato 13 Aprile ha eseguito 6 arresti al termine dell’indagine denominata “G.T.A. Monza”. Una gang di giovanissimi (alcuni minorenni) che proprio come nel famoso videogioco (GTA) aggredivano e rapinavano passanti in situazioni di inferiorità. Alcuni di loro avevano sancito la loro appartenenza al "gruppo" tatuandosi i famosi tre puntini (vita nella gang) ed il numero "1312" (acronimo di ACAB).
L’attività investigativa, coordinata dalla Procura della Repubblica di Monza, è stata condotta dai poliziotti della Squadra Mobile di Monza in collaborazione con il Reparto Prevenzione Crimine Lombardia e con l’ausilio di squadre cinofile e della Polizia Scientifica.
I sei arrestati, giovani residenti a Monza e nell’hinterland, sono tutti appartenenti al medesimo gruppo, composto da maggiorenni e minorenni, noti in città come la “compagnia del Centro” o “compagnia del Ponte”. Sono tutti gravemente indiziati, a vario titolo, di un tentato omicidio e di dieci rapine aggravate, oltre ai delitti di lesioni, furto, minacce gravi e spaccio di stupefacenti, reati tutti commessi in Monza tra il Marzo 2018 ed il Gennaio 2019 in concorso tra loro e con altri soggetti minorenni.
L’indagine ha delineato l’esistenza di un vero e proprio sodalizio finalizzato alla commissione di reati predatori in danno di giovani vittime, scelte perché trovate in situazioni di minorata difesa, sempre sfruttando la forza intimidatrice del branco, a volte sufficiente da sola a far desistere il malcapitato da ogni tentativo di resistenza. Il gruppo agiva anche solo per imporre il proprio controllo sul centro di Monza, come testimoniano alcuni episodi di semplici aggressioni, senza sottrazione di beni, spesso con frasi come “questa è la nostra zona”. Tra queste anche l’aggressione ai danni di un senza tetto.
Durante l’esecuzione delle perquisizioni sono stati sequestrati telefoni cellulari ed altri oggetti personali degli indagati , utili per il prosieguo delle indagini.