Fermo del P.M. in danno di un cittadino tunisino
Un fermo emesso dal P.M. per l'omicidio del venticinquenne cittadino magrebino Mourad Mahmoudj, censurato, avvenuto sabato scorso a Modena e tre denunce in stato di libertà per favoreggiamento personale.
Gli uomini della Squadra Mobile della Questura di Modena hanno, in breve tempo, identificato l'esecutore materiale del delitto nonché tre suoi complici.
L'episodio ha, sin da subito, destato molta preoccupazione tra la cittadinanza e le istituzioni locali visto il luogo ove si è consumato l'omicidio: il centralissimo parcheggio multipiano sottostante alla cornice del parco "Novi Sad" della città e l'orario in cui è avvenuto, le 19.00 circa. L'arma utilizzata per il delitto è stata un grosso coltello da cucina acquistato in un negozio di casalinghi.
A cadere nella rete degli investigatori un cittadino tunisino, Hamzaoui Adel, nato nel 1985, residente a Vignola (Mo), autore materiale dell'omicidio, regolare sul territorio ed incensurato che, nel pomeriggio di domenica 23 marzo, è stato bloccato sulla strada Bazzanese in un'auto mentre si trovava in compagnia del fratello ed altri due fiancheggiatori, questi ultimi di origini marocchine, successivamente denunciati in stato di libertà.
Il mezzo era diretto nella città di Bologna, probabilmente per far allontanare dalla provincia di Modena l'esecutore materiale dell'omicidio ed organizzare meglio, in tal modo, la fuga in un altro Paese d'Europa.
Numerose sono state le basi logistiche utilizzate dall'uomo tra i comuni di Spilamberto (Mo) e Vignola (Mo) da parte del soggetto per sottrarsi alle ricerche.
Nel corso delle indagini è, altresì, emerso che la scelta dell'orario e del luogo dell'ennesimo incontro tra le bande, infine, è stata decisa per dare certamente un segnale forte a tutto l'ambiente dello spaccio nella provincia di Modena e per far comprendere la fazione che egemonizzava la zona.