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Denuncia per ricettazione ed arresto in esecuzione ad ordine di carcerazione. Due cittadini responsabili di furto di bici denunciati dalla Polizia di Stato.

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Denuncia per ricettazione ed arresto in esecuzione ad ordine di carcerazione. Due cittadini responsabili di furto di bici denunciati dalla Polizia di Stato.

Alle ore 16,30 circa di ieri, un equipaggio della Squadra Volante in servizio di controllo del territorio in piazza Grande veniva fermato da una donna che riferiva di aver appena subito il furto della sua bicicletta della quale forniva una accurata descrizione. La stessa precisava che la bicicletta era parcheggiata in una rastrelliera e regolarmente chiusa con una catena.

Verso le ore 17,30 circa, la stessa pattuglia stava transitando in via Emilia Ovest direzione Reggio Emilia, quando notava due persone appiedate che spingevano una bicicletta, verosimilmente quella descritta dalla signora un’ora prima.

Alla vista degli Agenti, i due tentavano di eludere il controllo e di disfarsi della bicicletta, appoggiandola alla parete dell’edificio adiacente per poi allontanarsi con indifferenza.

Gli accertamenti esperiti hanno permesso di appurare che i due giovani, uno M.D. cittadino kosovaro nato nel 1991 privo di documenti di identità e clandestino, l’altro T.L. cittadino italiano nato nel 1990, annoveravano numerosi precedenti per reati contro il patrimonio e stupefacenti. Entrambi dapprima cercavano di negare il possesso della bicicletta, ma alle precise contestazioni degli Agenti cadevano in contraddizione e fornivano una versione evasiva. I due venivano accompagnati in Questura per ulteriori accertamenti.

Contestualmente, veniva invitata presso i nostri uffici anche la signora che aveva subito il furto della bicicletta la quale riconosceva, senza ombra di dubbio, il mezzo come proprio e sporgeva formale denuncia.

I due venivano denunciati a piede libero per il reato di ricettazione e la biciletta veniva restituita alla legittima proprietaria.

Nel corso degli accertamenti, a carico del cittadino kosovaro risultava un ordine di carcerazione emesso, nel novembre 2017, dal Tribunale di Mantova per l’espiazione di due anni e due mesi di reclusione, essendo riconosciuto colpevole di una rapina avvenuta a Mantova nel 2015.

Lo stesso è stato tratto in arresto e tradotto presso il carcere di Sant’Anna.

 


30/04/2018

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