Il Questore di Milano Bruno Megale, nell'ambito dell'attività di prevenzione, controllo del territorio e monitoraggio dei locali pubblici milanesi svolta dalla Polizia di Stato per contrastare i fenomeni di criminalità, ai sensi dell’art. 100 del T.U.L.P.S., ha decretato la sospensione per 15 giorni della licenza ai titolari del “Bar Dejavu”, in via Giosuè Borsi n. 2 a Milano e del “Bar Milano”, in via Meda n. 30 a Rho (MI).
Ieri pomeriggio gli agenti del Commissariato Rho-Pero hanno notificato la sospensione al titolare del “Bar Milano” in via Meda n. 30 a Rho (MI), già destinatario in passato di analogo provvedimento, in quanto, pochi giorni fa, durante un servizio di prevenzione e controllo, i poliziotti erano intervenuti presso il locale per una violenta lite a seguito della quale gli stessi avevano riportato diversi giorni di prognosi. Gli agenti avevano notato un cliente che stava aggredendo due persone e, nel tentativo di separarli, gli stessi sono stati aggrediti dall’uomo che, prima, ha lanciato una sedia contro un agente e, poi, ha colpito l’altro operatore con diversi pugni. Mentre i poliziotti stavano fermando l’aggressore, si sono avvicinati loro dei clienti per minacciarli con delle bottiglie inveendo contro di loro. Al termine dell’intervento tre cittadini peruviani sono stati arrestati per lesioni e resistenza a pubblico ufficiale e indagati in stato di libertà, in concorso con altri due connazionali, per rissa.
Mercoledì pomeriggio, gli agenti del Commissariato Porta Ticinese hanno notificato la sospensione al titolare “Bar Dejavu” in via Giosuè Borsi n. 2 in quanto, a seguito di controlli svolti dalla Polizia di Stato tra marzo e aprile scorso, il bar è risultato frequentato da avventori con precedenti penali e di polizia. Lo scorso dicembre i poliziotti erano intervenuti per un’aggressione avvenuta, per futili motivi, ai danni di una minore. Un gruppo di persone aveva aggredito la vittima colpendola con calci e pugni procurandole lesioni per 40 giorni di prognosi. A maggio 2021, sotto una precedente gestione e con diversa denominazione, il locale era già stato destinatario di un altro decreto di sospensione della licenza per analoghe problematiche.