Ieri, la Polizia di Stato ha arrestato due cittadini italiani di 48 e 33 anni per rapina.
In esito alle indagini svolte sotto la direzione della Procura della Repubblica per contrastare il fenomeno delle rapine di orologi di pregio in danno di automobilisti, consumate da soggetti a bordo di motoveicoli, ieri mattina, i due uomini sono stati attenzionati dagli agenti della 5^ sezione Antirapina della Squadra Mobile attraverso l’ausilio di strumenti di rilevazione GPS. Dopo aver percorso alcune vie della periferia di Milano i due rapinatori hanno individuato la vittima mentre rientrava presso la sua abitazione in via Paravia a bordo della sua autovettura. Non appena la vittima ha fatto ingresso nel condominio dove risiede i due l’hanno raggiunta a piedi minacciandola, armati di pistola, di consegnare l’orologio che aveva al polso, rivelatosi la replica di Hublot Big Beng il cui originale ha un valore di circa 22.000 euro, impossessandosene dopo una colluttazione con la vittima.
Una volta rientrati all’interno del B&B in cui alloggiavano, sono stati bloccati dai poliziotti e trovati in possesso dell’orologio rapinato. Inoltre, oltre agli scooter utilizzati, di dubbia provenienza non potendosene rilevare il numero di telaio poiché abraso, sono state rinvenute diverse targhe adesive tra le quali quella applicata nel corso della rapina e segnalata da un testimone.
All’interno di uno scooter sono state rinvenute, altresì, la pistola utilizzata, una scacciacani marca BRUNI replica di una Walther PPK, con tappo verniciato di nero, e due radio ricetrasmittenti.
Le indagini, condotte dagli agenti della Squadra Mobile di Milano, hanno permesso di risalire, approfondendo episodi di rapine violentissime consumate nei mesi scorsi, sempre ricorrendo all’uso di armi, ad uno scooter utilizzato dalla banda e di rintracciarlo nei pressi di un B&B in zona Barona.
La tecnica sempre la stessa: percorrere su due scooter le strade più trafficate e, una volta individuata la vittima, attendere il momento in cui la stessa arrestasse la marcia per poterla aggredire con violenza minacciando con la pistola le vittime, a volte ingaggiando una colluttazione con la stessa per strappare l’orologio dal polso.