Ieri, mercoledì 26 maggio, la Polizia di Stato ha notificato 18 misure di prevenzione del oglio di via obbligatorio, emesse dal Questore di Milano, nei confronti di diciotto cittadini italiani tra i 24 e i 36 anni, stabilmente gravitanti nella Stazione Ferroviaria di Milano Rogoredo.
L’azione di prevenzione, seguita all’istruttoria condotta dai poliziotti della Divisione Anticrimine, su segnalazione dei colleghi della Polizia Ferroviaria in servizio presso la Stazione di Milano Rogoredo, si è resa necessaria in quanto i destinatari delle misure si erano resi responsabili di numerosi episodi minanti la sicurezza sia dei trasporti pubblici che propria.
Nei primi giorni del mese di maggio, ad esempio, alcuni di loro avevano causato il danneggiamento, con lancio di pietre, di due treni transitanti lo scalo ferroviario. A questi due episodi si aggiungono numerosi sconfinamenti nelle aree riservate agli addetti ai lavori, ai pericolosi attraversamenti dei binari, nonché alle molestie che gli stessi attuavano nei confronti di personale addetto ai treni, e ai passeggeri.
Attraverso tali misure i destinatari vengono “rimpatriati” presso il comune di residenza, con l’espresso divieto di rientrare nel comune di Milano per un periodo da uno a tre anni. Le diciotto persone colpite dalla misura, oltre ad essere state colte nella disponibilità di siringhe e altri oggetti utili alla preparazione e assunzione della droga, fasi che si consumavano proprio all’interno della stazione, sono risultati tutti gravati da precedenti per reati contro il patrimonio, e inerenti allo spaccio di sostanze stupefacenti.
L’emissione del provvedimento segue, a stretto giro, l’esecuzione di 12 misure cautelari emesse dal GIP di Milano nell’ambito della vasta indagine, condotta dal Compartimento Polizia Ferroviaria della Lombardia, volta alla repressione dello spaccio di stupefacenti nella stessa area ferroviaria, consolidando l’efficacia dell’azione svolta dalla Polizia di Stato sul fronte della prevenzione dei reati di grave allarme sociale.