Martedì 4 maggio, a Milano, la Polizia di Stato ha arrestato due uomini di 32 e 64 anni, rispettivamente figlio e padre, per il reato di favoreggiamento, reclutamento e sfruttamento della prostituzione.
L’attività investigativa svolta dagli agenti del Commissariato Monforte Vittoria ha avuto origine da alcuni esposti inviati alle autorità da cittadini sul via vai sospetto di persone presso un centro tatuaggi in via Mantova.
I poliziotti, dopo vari servizi di appostamento e osservazione nei pressi del negozio in questione, hanno appurato la presenza costante sul posto di due uomini, i quali si alternavano all’esterno dello stabile, al fine di indirizzare i clienti verso l’ingresso dell’alloggio ove si consumavano prestazioni sessuali a pagamento.
Indagini più approfondite hanno poi permesso di ricostruire l’attività di sfruttamento della prostituzione, per la quale era stato messo a punto anche un sistema di prenotazioni online e un’utenza telefonica, tramite i quali gli interessati potevano prenotare le prestazioni, con prezzi che variavano dalle 80 alle 150 euro.
I ricavi dei due congiunti corrispondevano al 50% dei guadagni corrisposti a due ragazze rumene di 24 e 33 anni, che i poliziotti hanno identificato quali vittime dello sfruttamento.
Infine, è stato accertato che l’attività criminale persistesse già dal periodo di lockdown, e che prima delle due donne rumene fossero state coinvolte nello sfruttamento anche due cittadine italiane.