Il Questore di Milano, a seguito dell’attività istruttoria svolta dalla Divisione Anticrimine, ha emesso per la prima volta un provvedimento di “Divieto di Accesso alle Aree Urbane” a carico di uno spacciatore ‒ cittadino italiano del 1987 ‒ arrestato lo scorso marzo dagli agenti del Commissariato “Lorenteggio” per avere venduto della droga a due clienti, italiani, all’interno della sala biliardo di un bar in zona Quinto Romano.
In quell’occasione gli agenti, accertata l’avvenuta compravendita della sostanza stupefacente, avevano colto lo spacciatore mentre contava delle banconote ed, effettuando una perquisizione, avevano rinvenuto undici involucri in cellophane termosaldato con 3 grammi di cocaina, occultati in una buca di un tavolo da biliardo, nonché, in un’intercapedine dello stesso, un involucro in stagnola con 8 grammi di marijuana.
Il Questore, pertanto, ha deciso di vietare al soggetto di accedere e di avvicinarsi ai bar, ai caffè, e ad altri locali simili, presenti nel territorio del comune di Milano. La durata del divieto è di due anni, e la violazione dello stesso è punita con la pena della reclusione da sei mesi a due anni, nonché con la multa da 8.000 a 20.000 euro.
La misura di prevenzione del “Divieto di Accesso alle Aree Urbane” – che è stata ora applicata per la prima volta a Milano nei confronti di uno spacciatore – rappresenta un importante strumento a tutela della sicurezza urbana, volto a garantire la tranquillità e la legalità nelle aree cittadine più sensibili, e in particolare nelle zone limitrofe a scuole, università e locali pubblici e aperti al pubblico.
Tali aree possono essere così restituite ai cittadini, prevenendo quelle condotte che ne impediscono l’accessibilità e la fruizione, quali ad esempio il fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti, soprattutto nelle zone frequentate abitualmente dai più giovani.