Mercoledì scorso 14 ottobre, la Polizia di Stato ha eseguito il fermo di un cittadino eritreo di 34 anni, indiziato dei delitti di per sequestro di persona e violenza sessuale ai danni di una connazionale.
La vittima, una donna di 45 anni titolare di un ristorante etnico in zona Porta Venezia, aveva denunciato agli agenti del Commissariato Città Studi che il giorno prima, martedì 13, verso le ore 23.30 un suo connazionale si era presentato per cenare permanendo sino alle ore 04.30. A quell’ora, invitato più volte dalla donna a uscire considerato l’orario di chiusura, l’uomo aveva cominciato, con insistenza, a chiedere la sua compagnia tentando un approccio e minacciandola qualora avesse chiamato la polizia. Subito dopo, il 34enne aveva abbassato la saracinesca dall’interno del locale manifestando l’intenzione di avere un rapporto sessuale con la donna, l’aveva afferrata per un braccio e, minacciata con un coltello da cucina, l’aveva condotta in un magazzino ricavato nel ristorante dove l’aveva violentata.
Dalle descrizioni fornite all’atto della denuncia, i poliziotti del Commissariato Città Studi impegnati nel servizio di controllo del territorio mercoledì 14 nella serata hanno rintracciato l’uomo che, privo di documenti d’identità, è stato accompagnato in Questura per gli accertamenti ed è risultato sprovvisto del permesso di soggiorno, senza precedenti in banca dati Polizia e richiedente asilo.
Il Pubblico Ministero dr Scudieri Adriano, concordato con il fermo di indiziati di delitto operato dai poliziotti nella tarda serata, ha assunto la direzione delle indagini, disponendo ulteriori attività di indagine rivolte ad acquisire altri elementi di prova e l’uomo è stato condotto presso il carcere di San Vittore. Sabato 17, infine, il fermo è stato convalidato dal GIP presso il tribunale di Milano, per l’ipotesi di violenza sessuale.