Nei giorni scorsi, la Polizia di Stato, con il coordinamento della Procura della Repubblica di Milano, ha eseguito l’arresto ai fini estradizionali di A. M. A., nato in Tunisia nel 1987 incensurato e irregolare sul territorio nazionale, ricercato dalle Autorità svizzere perché evaso mentre era lì ristretto per stupro e incendio doloso.
Al rintraccio del ricercato si è pervenuti a seguito della segnalazione e collaborazione del Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia che ha informato della probabile presenza a Milano dell’uomo e della possibilità che lo stesso potesse avere in uso una utenza italiana attivata da pochi giorni ed utilizzata per contattare la madre in Tunisia.
Lo stesso Servizio ha altresì riportato la segnalazione delle Autorità svizzere, circa la assoluta pericolosità del soggetto anche in ordine ad un pericolo di reiterazione, deducibile, oltre che dai reati per i quali era stato condannato, anche dal fatto che lo stesso avesse gravi problemi psichiatrici.
Su richiesta della Squadra Mobile della Questura di Milano l’A.G. milanese – Sost. Proc. Monia DI MARCO ha autorizzato le attività tecniche per la localizzazione dell’utenza a lui in uso che ne ha permesso il rintraccio nei pressi della Stazione Centrale di Milano. Lo straniero, che aveva ancora con sé la Sim card, si era da poco liberato del telefono cellulare, ceduto per potersi sostenere.
L’uomo, una volta accompagnato presso gli uffici della Questura di Milano, è stato sottoposto ai rilievi foto-dattiloscopici e le impronte digitali rilevatigli sono state comparate dagli agenti del Gabinetto Regionale di Polizia Scientifica con quelle fornite dalle Autorità svizzere. Tale ultima attività ha fornito la certezza della corrispondenza tra il soggetto fermato e la persona ricercata.
Dopo la redazione degli atti di rito e gli avvisi alle Autorità competenti, A. M. A. è stato associato presso la Casa Circondariale di Milano “San Vittore” a disposizione dell’A.G.