Mercoledì la Polizia di Stato ha eseguito un ordine di carcerazione, emesso dalla Procura Generale della Repubblica presso la Corte d'AppeIlo di Milano, nei confronti di una coppia di due genitori italiani per maltrattamenti in famiglia, per scontare la pena definitiva di anni 15 di reclusione.
I due, conviventi, lui 46 enne e lei 42 enne, nel febbraio del 2015 furono protagonisti di una triste vicenda in cui perse la vita la loro figlia di soli 9 mesi, morta per denutrizione. La responsabilità del decesso, da subito, fu attribuita ai genitori, che furono indagati entrambi per maltrattamenti in famiglia.
In attesa della conclusione dell’iter giudiziario gli agenti del Commissariato Bonola monitoravano entrambi gli indagati i quali, nel frattempo si erano separati andando a vivere in due diverse abitazioni nel capoluogo.
Una volta divenuta definitiva la sentenza di condanna, approfittando dell’emergenza sanitaria di questo periodo, tuttavia, entrambi hanno tentato di eludere l'esecuzione dell'ordine di carcerazione: la donna si era rifugiata in un appartamento di una conoscente, in via Tracia. L’uomo, anch'egli approfittando dell'emergenza sanitaria, si era rifugiato all'interno di un appartamento in zona Lorenteggio evitando ogni forma di comunicazione e contatto con l'esterno.
Giovedì mattina, in contemporanea, gli agenti del Commissariato Bonola si sono presentati presso le rispettive nuove dimore dei due, qualificandosi come personale delle Poste Italiane incaricato di recapitare una raccomandata urgente e quindi, grazie a questo stratagemma, sono riusciti ad entrare nell'appartamento procedendo quindi al fermo di entrambi.