Ieri pomeriggio, gli agenti della Digos della Questura di Milano hanno arrestato in flagranza differita (artt. 6 e 8 legge nr. 401/1989) il noto capo ultras della Curva Nord interista BERETTA Andrea. Il provvedimento scaturisce dall’analisi delle immagini dell’impianto di videosorveglianza dello stadio G. Meazza, nelle quali è stato riconosciuto il BERETTA tra il gruppo di tifosi nerazzurri attestati all’esterno dell’impianto sportivo pochi istanti dopo le cariche di alleggerimento delle FF.OO, resesi necessarie a seguito del lancio di bottiglie effettuato dagli ultras contro i contingenti di Polizia e Carabinieri attestati in piazzale A. Moratti.
Le immagini analizzate attestano la presenza dell’uomo allo stadio circa due ore dall’inizio della partita calcio, in violazione del provvedimento di DASPO a suo carico, che prevede per lui l’obbligo di allontanamento dall’impianto sportivo e le vie limitrofe a partire da tre ore prima dell’inizio degli incontri di calcio.
Il BERETTA, pluripregiudicato per reati da stadio, era già stato denunciato alcune settimane fa proprio per violazione del DASPO, e come conseguenza aveva avuto un aggravamento della sanzione accessoria dell’obbligo di firma. Ieri, lo stesso è stato rintracciato ed individuato nei pressi del proprio luogo di lavoro.
Al momento, ha a suo carico 2 provvedimenti DASPO, con scadenza ultima il 2023, scaturiti da due distinte condotte reato: uno per aver preso parte e denunciato per gli scontri avvenuti prima della partita Inter-Roma nel 2017 e l’altro per gli scontri di Inter-Atalanta sempre nel 2017. L’obbligo di firma attualmente prevede che lo stesso si rechi presso l’ufficio di polizia un’ora prima delle partite dell’Inter e due volte durante lo svolgimento della stessa.
Inoltre, nella giornata di ieri, nei confronti del tifoso del Nizza che aveva partecipato ai noti disordini già arrestato domenica sera per resistenza a pubblico ufficiale, è stato emesso dal Questore di Milano il provvedimento di DASPO per 3 anni.