La Polizia di Stato ha portato a termine un’articolata attività d’indagine diretta dal Sostituto Procuratore Dott. Fraioli della Procura della Repubblica di Milano e condotta congiuntamente dalla Squadra di P.G. del Compartimento Polizia Stradale di Milano. L’operazione ha permesso di individuare, martedì 3 dicembre, i due autori responsabili di numerosi furti di veicoli commessi nei parcheggi delle metropolitane milanesi.
Dopo un’accurata attività investigativa tramite servizi di pedinamento, localizzazioni telefoniche e analisi di impianti di video sorveglianza, gli agenti della squadra di P.G. della Polizia Stradale hanno arrestato in flagranza di reato due fratelli italiani a Segrate: G.C. del 51 di Grezzago e C.W.C. del 56 di Carvico (BG), colti mentre stavano alterando la targa di un’autovettura rubata il giorno prima nella città di Milano. La loro attività criminosa avveniva tramite la rottura di un deflettore del veicolo, la forzatura del blocchetto di accensione e la sostituzione della centralina con un’altra predisposta.
I poliziotti nelle immediate perquisizioni nelle loro abitazioni hanno rinvenuto e sequestrato materiale idoneo alla realizzazione di furti di auto, di cui: un disturbatore di frequenze (cd: Jammer) utile ad inibire gli antifurti satellitari, svariate centraline, attrezzi atti allo scasso e 1500 euro in contanti, frutto della loro attività criminale. Inoltre sono stati sequestrati anche i capi d’abbigliamento che riconducono i due ai furti commessi il giorno stesso.
Il 5 dicembre, nell’ambito della stessa indagine, monitorando una delle auto rubate da parte dei due fratelli, sfruttando un GPS precedentemente istallato su di esso, i poliziotti sono giunti a Misinto, dove con l’ausilio di personale della Sezione Polizia Stradale di Monza, è stato scoperto un capannone utilizzato per lo smontaggio dei veicoli rubati. In questa occasione si è proceduto al fermo di 3 cittadini stranieri per riciclaggio e ricettazione: due cittadini marocchini, T.M. e A.A., rispettivamente di 41 e 30 anni, e di un cittadino polacco, L.A.R., di 62 anni. È stato così possibile recuperare decine di autovetture provento di furto, già smontate ed alcune già imballate per l’illecita spedizione e commercializzazione dei pezzi.