Ieri mattina, la Polizia di Stato ha arrestato un cittadino italiano per il reato di tentata truffa aggravata in concorso.
Gli agenti del commissariato Porta Genova si sono recati in viale Famagosta, in seguito alla chiamata di un uomo per un incidente avvenuto durante un controllo di competenza. L’uomo sul posto ha dichiarato di essere rimasto accidentalmente incastrato in un tombino installato sulla pubblica via. Si tratta di un cittadino italiano, di 49 anni, con il ruolo di Guardia particolare Giurata, sul luogo di lavoro ma privo di arma d’ordinanza a seguito. A suo dire, l’avrebbe consegnata alla sorella.
I poliziotti del Commissariato Porta Genova hanno cosi iniziato a svolgere i dovuti accertamenti e hanno scoperto, controllando il cellullare della persona, che aveva tenuto poco prima delle conversazione con la sorella con cui era d’accordo per inscenare un incidente sul lavoro. Sono stati così sequestrate 5 cartucce cal. 7,65, e un serbatoio per pistola che l’uomo portava con sé, oltre il cellulare personale. La conseguente perquisizione del domicilio dell’arrestato ha portato al rinvenimento e sequestro di 1 pistola a gas, 1 pistola scacciacani, 45 cartucce calibro 7,65, 1 sfollagente in ferro e 1 “Nunchaku”, arma contundente di origini orientali.
Il 49enne è stato arrestato per il reato di tentata truffa aggravata in concorso, per porto abusivo d’arma in concorso e procurato allarme, con la sorella, 48enne. Quest’ultima è stata denunciata in stato di libertà per porto abusivo d’arma e tentata truffa aggravata in concorso. Sequestrata la pistola affidatale poco prima dall’arrestato.