Ieri la Polizia di Stato di Milano ha eseguito il provvedimento di fermo di indiziato del delitto di rapina pluriaggravata a carico di VUJICIC Vesna, nata in Jugoslavia il 3 agosto 1972 e dimorante a Busto Arsizio (VA).
L’attività nasce a seguito di una rapina in abitazione commessa il 20 luglio 2019 ai danni di una donna italiana del 1935. Nello specifico la malvivente, dopo essere riuscita con dei raggiri ad accedere all’interno dell’abitazione della parte lesa, di fronte al rifiuto della stessa di bere un bicchiere di the dove evidentemente aveva versato delle sostanze droganti, ha costretto la vittima ad ingerire con la forza del liquido. Immediatamente dopo la parte lesa si è accasciata a terra perdendo i sensi: la rea ha approfittato del momento per asportare un anello, una collana e dei bracciali che la vittima portava indosso, oltre ad alcuni monili riposti all’interno dell’appartamento. L’arrivo improvviso del marito della vittima ha messo in fuga la donna. Gli esami medici hanno dimostrato che la vittima aveva ingerito una forte dose di benzodiazepine.
Le successive attività investigative dei poliziotti della Squadra Mobile della Questura di Milano hanno permesso di raccogliere numerosi elementi nei confronti della VUJICIC, consentendo l’emissione del provvedimento restrittivo in argomento. Nello specifico, con la collaborazione dell’Ufficio Prevenzione Generale, nell’immediatezza dei fatti è stata fatta una ricerca nelle banche dati per delineare i profili di donne che si erano rese responsabili nel passato di fatti analoghi.
La ricerca ha restituito il profilo di VUJICIC Vesna, arrestata nel luglio del 2016 a Busto Arsizio per una rapina ai danni di un’anziana signora commessa con le stesse modalità di quella del 20 luglio 2019. In particolare, in quell’occasione, dopo essere riuscita a salire all’interno dell’abitazione della parte lesa con dei raggiri, aveva somministrato alla stessa un farmaco ipnotico-sedativo per poter agire indisturbata e asportare monili e gioielli.
Sulla base di questo precedente specifico, è stata comparata la foto della VUJICIC con le immagini del sistema di videosorveglianza interno al condominio della zona di Porta Genova in cui è avvenuto il recente episodio. E’ apparsa subito evidente una totale coincidenza. Ciò posto sono stati organizzati dei mirati servizi di osservazione a Busto Arsizio (VA) ove risultava dimorare la cittadina serba.
Nel corso dei predetti servizi è stato accertato, anche con documentazione fotografica, che la VUJICIC indossava i medesimi indumenti indossati in occasione della rapina del 20 luglio. Abiti particolari, descritti in maniera minuziosa dalla parte lesa in sede di denuncia la quale, peraltro, sottoposta ad individuazione fotografica, ha riconosciuto la donna con una apprezzabile percentuale di certezza, considerata l’età e lo stato di incoscienza provocato dalle benzodiazepine.
Sulla base degli elementi raccolti è stato emesso dal Sost. Proc. dr Gaglio il provvedimento di fermo eseguito nella giornata di ieri. Nel corso della perquisizione delegata sono stati rinvenuti e sequestrati gli abiti sopra citati, parte della refurtiva asportata alla vittima e, occultata all’interno di un guanto in camera da letto, una boccetta di un farmaco a base di lormetazepam, un principio attivo appartenente alla classe delle benzodiazepine.
Sono in corso verifiche per accertare la responsabilità della VUJICIC in episodi analoghi.