Lunedì, la Polizia di Stato di Milano ha arrestato a fini estradizionali un trentenne peruviano condannato nel suo paese per rapina a mano armata compiuta il 22 aprile 2010, in concorso con altri due connazionali.
Dopo un iter processuale durato quasi dieci anni, agli inizi di maggio è stata pronunciata dalle autorità peruviane una sentenza di condanna e l’uomo, giudicato in contumacia, ha iniziato la sua latitanza in Italia con la convinzione che il decorso del tempo e la lontananza dall’America latina gli avrebbero consentito di evitare il carcere.
Domenica sera un suo coinquilino di Viale Monza ha iniziato a litigare in strada con un altro straniero per motivi ancora da chiarire e il peruviano è sceso in strada armato di coltello da cucina per difendere il connazionale amico.
Dopo essere stato disarmato, è stato colpito al volto con un pugno e allontanato con insulti e minacce.
Successivamente il cittadino peruviano ha chiesto aiuto agli agenti del Commissariato di Villa San Giovanni, i quali, in breve tempo, grazie alle consultazioni delle banche dati internazionali e alla collaborazione della Divisione Sirene della Direzione Centrale della Polizia Criminale, hanno constatato lo stato di latitanza dell’uomo.
L’uomo è stato arrestato lunedì sera e condotto a San Vittore, presto verrà estradato in Perù per scontare la sua pena.