La Polizia di Stato, nel pomeriggio di sabato 4 maggio 2019, ha eseguito un ordine di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Milano a carico di un 45 enne, cittadino italiano, pluripregiudicato, già detenuto per altra causa presso la Casa Circondariale di San Vittore, resosi responsabile di maltrattamenti, violenza sessuale e lesioni personali nei confronti della propria ex compagna e convivente, una ragazza italiana di origini marocchine di 25 anni.
L’indagine è stata condotta dagli agenti del Commissariato di P.S. di Sesto San Giovanni che sono riusciti a convocare la vittima per approfondire e comprendere meglio gli avvenimenti che le hanno procurato lesioni con prognosi di 20 giorni.
Dopo un’iniziale chiusura da parte della 25enne, che non riusciva a riconoscere il pericolo della situazione in cui era vissuta sino ad allora, grazie alla professionalità messa in campo da tutti gli operatori, ha riferito in merito alle brutali e spietate violenze fisiche e sessuali, nonché vessazioni, minacce e maltrattamenti subiti da parte del proprio fidanzato convivente.
Dalle dichiarazioni della donna ne è conseguita la querela contro il proprio aguzzino (già sottoposto alla misura cautelare dell’affidamento in prova ai servizi sociali per altra condanna). Nell’atto la donna ha raccontato che aveva iniziato la convivenza nel luglio 2018 nell’appartamento dell’uomo, sito a Rozzano; già dopo pochi giorni erano emersi atteggiamenti di gelosia, possessività e manie di controllo da parte del partner. Qualsiasi diverbio quotidiano portava l’uomo a schiaffeggiare la vittima, offendendola inoltre con pesanti insulti. Alle violenze fisiche e verbali si sono aggiunte quelle di tipo psicologico; alla donna erano vietati dal convivente contatti con amici anche telefonici.
Alla vittima è stato anche impedito di cercare un lavoro, e quando l’uomo usciva di casa la chiudeva a chiave nell’appartamento.
In altri episodi l’uomo è arrivato a sferrare pugni e calci alla donna, sia nell’appartamento che in strada. Denunciato anche un episodio di violenza sessuale, dove egli costringeva la vittima a spogliarsi consumando, per l’appunto, un rapporto sessuale contro la propria volontà.
La donna, infine, servendosi del telefono dell’uomo, è riuscita a sfogarsi in lingua araba con la madre e la sorella che si sono recate presso l’abitazione della donna e le hanno permesso di andar via, lasciando tutti i suoi effetti personali, così da non destare sospetti nel suo convivente.
La vittima si è rivolta al pronto soccorso in conseguenza delle lesioni subite.
Gli agenti del Commissariato, una volta ricevuta la querela, hanno collocato la vittima presso una comunità protetta, per permetterle di iniziare un percorso post-maltrattamenti. L’A.G. ha disposto la sospensione della misura dell’affidamento in prova ai servizi sociali per il 45enne, che è stato accompagnato nuovamente presso l’Istituto Penitenziario.