Riprendendo un’azione di controllo avviata già nello scorso mese di ottobre – diretta a verificare e prevenire i pericoli e le molestie notturne causate dalla presenza di persone ubriache e moleste, causa talora di risse – ieri notte, gli agenti del Settore amministrativa e immigrazione del Commissariato Lorenteggio della Questura di Milano hanno intrapreso una nuova serie di accertamenti volti a contenere il fenomeno attraverso il riscontro della vendita abusiva di confezioni di alcolici e superalcolici fuori dagli orari consentiti, realizzata dai noti ‘minimarket’. Esercizi, come già rappresentato per analoghe occasioni, che possono essere autorizzati a rimanere aperti fino alle due di notte. La vendita degli alcolici (ma non la somministrazione, vietata a loro totalmente) è però consentita solo fino alle ventiquattro.
Sulla scorta della normativa vigente, afferente il divieto di vendita per asporto in un esercizio di vicinato dalle ore 24:00 alle ore 6:00 di bevande alcoliche e superalcoliche – articolo 6, 2° comma bis del Decreto legislativo 3 agosto 2007, numero 117 (con sanzione amministrativa che va da cinquemila a ventimila euro) – gli agenti del Commissariato hanno quindi nuovamente organizzato gli appostamenti (osservazione e controllo) necessari a riscontrare gli abusi, servizio analogo a quelli eseguiti per il contrasto alla vendita di stupefacenti.
L’attività è stata documentata con immagini fotografiche e verbali di sommarie informazioni rese da clienti che hanno dovuto ammettere di essersi recati in quegli esercizi per acquistare gli alcolici.
I controllo hanno riguardato sei esercizi, una metà dei quali trovati già chiusi dopo la mezzanotte, Quelli sanzionati, ciascuno con una multa di 6.666 euro, sono stati due, un minimarket ubicato in via Anguissola, traversa di piazzale Giovanni delle Bande Nere, ed uno in via Lorenteggio. Nel caso del primo, passata da un po’ l’orario di cessazione delle vendite in questione, dopo avere notato uscire dall’esercizio un uomo con una bottiglia di birra, gli operatori lo hanno fermato, identificato, ascoltato ed hanno poi proceduto al controllo del locale. L’acquirente aveva anche ammesso spontaneamente di non avere ricevuto neppure uno scontrino fiscale.
Analoga procedura per l’esercizio di via Lorenteggio dove gli appartenenti al Settore amministrativa e immigrazione del Commissariato hanno contestato la medesima sanzione di 6.666 euro. Qui, durante le fasi del controllo interno, sono stati diverse le persone presentatisi (ignare e senza essersi date conto della presenza degli operatori) ad acquistare, con palese familiarità, birre e alcolici. Cosa che ha messo in estrema difficoltà il gestore il quale ha dovuto chiaramente negarsi provocando in loro, probabili clienti abituali, una stupefatta sorpresa.
Nessun scontrino rilasciato neppure stavolta, circostanza peraltro comprensibile rappresentando questo la possibile traccia dell’illecito. Del dettaglio, riguardante entrambi gli esercizi, sarà comunque informata l’Agenzia delle entrate per le verifiche e le valutazioni di competenza.
A proposito dell’esercizio di via Lorenteggio occorre aggiungere che si tratta di un esercizio già sanzionato circa un mese fa per lo stesso motivo. Pertanto, in base alla medesima normativa, ne verrà anche proposta la chiusura temporanea, sanzione aggiuntiva prevista proprio nel caso di recidiva specifica.