Ieri pomeriggio verso le ore 14.30, in via Parea a Milano, la Polizia di Stato ha arrestato un cittadino egiziano di 41 anni per detenzione ai fini di spaccio droga e lo ha denunciato per il possesso abusivo di armi. Gli agenti del Commissariato Mecenate, nel corso delle attività di indagine volte al contrasto dello spaccio di stupefacenti, hanno controllato un bar che avevano individuato quale probabile luogo di detenzione.
All'interno di uno scaldabrioches, i poliziotti hanno trovato un bilancino elettronico di precisione e, nel retrobottega dietro ad uno specchio, un involucro con un grammo di hashish e numerosi ritagli di buste di plastica di colore azzurro utilizzati per il confezionamento della sostanza stupefacente. Avvolti nello stesso materiale, sono stati trovati due involucri con cocaina (dal peso di un grammo ciascuno) nascosti dietro il cassetto utilizzato per la posa di caffè. Vicino alla cassa sono stati trovati due cellulari, una noccoliera e due coltelli da 8 cm di lama.
La perquisizione della cantina di pertinenza del bar, al piano seminterrato di via Parea 19, effettuata con l'ausilio delle unità cinofile dell'Ufficio Prevenzione Generale della Questura, ha portato al rinvenimento, nei pressi della stessa, di bilancini di precisione, un telefono cellulare, 5 sacchetti e involucri con 145 grammi di cocaina, un bicchiere di carta con 51 involucri di cocaina dal perso totale di 25 grammi, nr. 1 panetto e due pezzi di hashish da 72 grammi totali.
I poliziotti del Commissariato Mecenate hanno, quindi, proceduto alla perquisizione con i cinofili dell'abitazione dove, all'interno di un vaso posto sul pianerottolo dell’appartamento, sono state trovate due dosi di cocaina di colore giallo e due azzurre dello stesso peso e nello stesso tipo di confezionamento di quelle già sequestrate poco prima.
L'arresto del titolare del bar, cui era stata sospesa la licenza del bar per 10 giorni lo scorso dicembre 2019, segue di pochi mesi quello effettuato l'11 febbraio 2020 nelle medesime circostanze di tempo e di luogo. Pochi mesi fa, a giugno 2020, infine, era terminato l'obbligo di presentazione presso il Commissariato Mecenate inflittogli a seguito dell'arresto.