Le iniziative dedicate al Commissario Giorgio Boris Giuliano
Domenica 21 luglio, trentaquattro anni dopo l'omicidio del Commissario di Polizia Giorgio Boris Giuliano, e lunedì 22, si sono svolte a Messina una serie di iniziative per ricordarne lo spessore umano ed il lavoro svolto, organizzate dall'associazione socio culturale "100Messinesi per Messina 2MILA8", con il patrocinio della Questura di Messina.
L'associazione cura da diversi anni eventi in ricordo del Commissario di Polizia in collaborazione con le Questure di Enna, dove, precisamente a Piazza Armerina, il dott. Giuliano è nato; di Palermo, dove, Capo della Squadra Mobile, è stato barbaramente ucciso; di Milano, dove oggi è Capo della Squadra Mobile il figlio Alessandro; e di Messina, dove Boris Giuliano ha trascorso il periodo universitario.
Anche quest'anno un momento di silenzio, il 21 luglio, alle ore 08.10, stesso orario in cui il Commissario fu ucciso, ha ricordato il tragico episodio. In memoria del dott. Giuliano, nel pomeriggio, è stata celebrata una Santa Messa presso la chiesa di S.Nicolò all'Arcivescovado.
La giornata successiva ha visto la Questura di Messina impegnata in una cerimonia presso la rotatoria Giorgio Boris Giuliano, sul viale Europa, durante la quale un omaggio floreale, offerto dalla stessa Questura, è stato deposto alla base della lapide in onore del dott.Giuliano. Durante la cerimonia, un'opera d'arte dell'artista Antonino Rigano è stata collocata presso la rotatoria in ricordo del commissario insignito nel 2010 della cittadinanza onoraria.
Nel pomeriggio, invece, è stata deposta una corona di fiori alla base della lapide posta nel cortile della casa in via Natoli, in cui il Commissario Giuliano trascorse alcuni anni della sua gioventù.
L'ultima iniziativa ha avuto luogo presso il Salone degli Specchi della Provincia durante la quale, numerose autorità civili e militari, tra cui anche chi ha conosciuto personalmente Boris Giuliano, lo hanno ricordato.
L'evento ha avuto inizio con l'interpretazione di un brano musicale cantato da un poliziotto in servizio presso la Questura di Messina ed arrangiato insieme al maestro Francesco Auditore in ricordo del commissario ucciso.
