La Polizia di Stato arresta cinque persone per estorsione aggravata dal metodo mafioso e trasferimento fraudolento di società nonché sequestra preventivamente una società
Nelle prime ore di stamani, la Squadra Mobile di Messina ha eseguito un' ordinanza di applicazione di misure cautelari in carcere nei confronti di cinque soggetti, di cui 2 agli arresti domiciliari, in quanto ritenuti responsabili, a vario titolo, dei reati di estorsione e tentata estorsione, aggravati dal metodo mafioso, e trasferimento fraudolento di valori.
Inoltre, il G.I.P. ha disposto il sequestro preventivo, al fine della successiva confisca, a carico di una società a responsabilità limitata, e del relativo complesso aziendale, costituito da due supermercati, due automezzi e diversi rapporti bancari per un valore complessivo di 500.000 euro.
L'attività estorsiva, posta in essere da un esponente di primo piano di una famiglia mafiosa messinese, Trovato Giovanni, sorvegliato speciale di P.S. con obbligo di soggiorno, già destinatario di un imponente provvedimento di sequestro dei beni, è stata condotta ai danni di un importante gruppo imprenditoriale operante nel settore della grande distribuzione e consistente nell' imposizione di forniture di merci in favore della società a responsabilità limitata amministrata dal figlio di Trovato, ma di fatto da lui gestita.
Le indagini esperite hanno consentito di accertare che con siffatta strategia criminale, questo pluripregiudicato, oltre ad incidere sul tessuto economico cittadino imponendo rapporti commerciali ad imprenditori finalizzati ad inserirsi nella loro catena commerciale, ha esercitato la gestione diretta di attività economiche apparentemente lecite, operanti nel settore della distribuzione alimentare, formalmente intestate ad altri soggetti a lui legati da stretti vincoli di parentela, e dallo stesso interposti fittiziamente per impedire la riconducibilità delle persone giuridiche costituite ad hoc.