Falsificava documenti informatici per l’ottenimento di pensioni di invalidità
Il Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni di Catania ha eseguito un'ordinanza di custodia cautelare degli arresti domiciliari, emessa
dal GIP del Tribunale di Messina su richiesta della Procura di questo capoluogo, nei confronti di un impiegato dell'INPS, di anni 48, ritenuto
responsabile di accesso abusivo a sistema informatico, falso, anche di documenti informatici, e tentata truffa aggravata in concorso con altre tre
persone indagate in stato di libertà.
L'indagine trae origine da una delega alla Polizia Postale da parte della Procura della Repubblica di Messina che aveva ricevuto una segnalazione
dal direttore della sede provinciale dell'INPS in merito a presunte anomalie riguardanti l'iter informatico per il riconoscimento di alcuni assegni
ordinari di invalidità.
La complessa e laboriosa attività investigativa della Polizia Postale, basata su attività di natura informatica, perquisizioni e
sequestri di documentazione, interrogatori ed analisi dei dati, ha permesso di ricostruire le varie condotte illecite, consentendo di far emergere
la responsabilità penale oltre che dei potenziali beneficiari della pensione anche dell'odierno arrestato.
In sintesi, l'arrestato, in qualità di dipendente dell'INPS, avrebbe utilizzato credenziali di accesso al sistema informatico dell'ente
previdenziale assegnate a dirigenti medici, creando documenti informatici falsi, al fine di far ottenere pensioni di invalidità a tre
persone a lui conosciute.
L'impiegato dapprima in servizio presso la sede INPS di Messina era stato assegnato di recente a quella di Catania.