La donna aveva sottratto alla cognata la somma di dodicimila euro
Nella mattinata di ieri una donna romena si presentava presso il Commissariato di P.S. di Modica (RG) per sporgere denuncia di furto di una somma di denaro ammontante ad euro 12.000, 00 custoditi all'interno di una cassetta metallica contenuta all'interno di una valigia.
La donna riferiva che era domiciliata presso l'abitazione di un'anziana disabile in quanto svolgeva la mansione di badante. La stessa, in sede di denuncia, precisava che quella mattina si era temporaneamente allontanata dall'abitazione lasciando l'anziana disabile in compagnia della fidanzata del fratello, della medesima nazionalità, che poco prima aveva fatto venire a casa. La badante romena, tornando a casa, notava che la porta d'ingresso era aperta e non vi era alcuna traccia della cognata. Si accorgeva che la cassetta metallica all'interno della quale era solita custodire i propri risparmi era stata forzata ed i soldi ivi contenuti spariti.
Il Commissariato P.S. di Modica segnalava l'episodio anche a questa Sala Operativa che allertava tutte le pattuglie in servizio di controllo del territorio. Pertanto, gli agenti della Volanti, ipotizzando che l'autore del furto potesse lasciare la Sicilia a bordo di qualche pullman diretto in Romania si recavano in questa Piazza della Repubblica per effettuare controlli alla fermata di tali mezzi che collegano quotidianamente l'Italia con il predetto Paese straniero. Infatti, nella medesima serata, i poliziotti bloccavano una donna che corrispondeva alle descrizioni precedentemente fornite dal Commissariato di Modica. Gli agenti delle Volanti, identificata la donna, a seguito di un sommario controllo all'interno della sua borsa rinvenivano la somma in contanti di euro 6072,00 della quale la fermata non era in grado di giustificarne il possesso. Inoltre, gli agenti rinvenivano all'interno della borsa della donna una banconota di 500,00 euro che era stata dettagliatamente descritta dalla persona offesa in sede di denuncia. Successivamente, giungeva in questo Centro la badante romena derubata alla venivano restituiti i soldi rinvenuti.
Pertanto, per i gravi indizi di colpevolezza e per l'effettivo pericolo di fuga al fine di sottrarsi alla sua responsabilità penale, desumibile dal fatto di averla rintracciata a bordo di un pullman di linea della ditta " ATLASSIB Italia" avente destinazione Romania,i poliziotti eseguivano il fermo di polizia giudiziaria a carico della romena per il reato di furto aggravato.
La donna fermata veniva condotta presso la casa circondariale di Messina a disposizione dell'Autorità Giudiziaria.