È stato arrestato dai poliziotti delle Volanti per essersi presentato davanti all’abitazione della ex compagna nonostante avesse a suo carico il provvedimento di divieto di avvicinamento, adottato alla fine del mese di marzo scorso dall’Autorità Giudiziaria, che gli imponeva di non avvicinarsi né di comunicare in alcun modo con la persona offesa.
La misura era scattata a seguito della richiesta di aiuto da parte della donna, che in denuncia aveva raccontato le diverse fasi della relazione ed i motivi che l’avevano portata ad interromperla, nonché le condotte vessatorie e prevaricatorie agite dall’ex compagno.
Nel tardo pomeriggio di ieri, l’uomo, nonostante il provvedimento dell’Autorità Giudiziaria a suo carico, ha atteso la donna sotto casa e preteso di parlarle. Ulteriori accertamenti da parte dei poliziotti intervenuti hanno permesso di appurare che il trentottenne aveva seguito l’ex compagna anche nelle ore precedenti, pure percorrendo ripetutamente l’area in cui la donna lavorava.
Visionate le immagini dei sistema di videosorveglianza, i poliziotti delle Volanti hanno pertanto proceduto all’arresto in flagranza differita per l’inosservanza dei provvedimenti dell’Autorità Giudiziaria. A seguito della convalida dell’arresto, l’Autorità Giudiziaria ha disposto gli arresti domiciliari presso la sua abitazione.
Quanto sopra, ai fini dell’esercizio del diritto di cronaca costituzionalmente garantito e nel rispetto dei diritti degli indagati che, in considerazione dell’attuale fase delle indagini preliminari, sono da presumersi innocenti fino alla sentenza irrevocabile che ne accerti le responsabilità e con la precisazione che il giudizio, che si svolgerà in contraddittorio con le parti e le difese davanti al giudice terzo e imparziale, potrà concludersi anche con la prova dell’assenza di ogni forma di responsabilità in capo all’odierno indagato.