Due distinti episodi di furto si sono verificati in città, nei giorni scorsi, ai danni di attività commerciali. In entrambi i casi i Poliziotti delle Volanti sono riusciti a risalire all’identità di due soggetti successivamente tratti in arresto e a restituire il maltolto ai legittimi proprietari.
Nel primo caso, il furto di un paio di scarpe, il sospettato era un quarantatreenne messinese con numerosi precedenti specifici. L’uomo è stato notato e riconosciuto dagli Agenti delle Volanti impegnati nel controllo del territorio lungo la via Catania. Guardingo, col fiato grosso e un’andatura innaturale, nascondeva sotto il giubbotto qualcosa di ingombrante, che al successivo controllo è risultato essere un paio di sneakers da donna con l’etichetta ancora appesa.
I successivi accertamenti hanno permesso di appurare che le scarpe erano state asportate subito prima da un esercizio commerciale del centro città. La visione delle immagini registrate dal sistema di videosorveglianza ha confermato la presenza del sospettato nel negozio, che si introduceva ed usciva di corsa pochi minuti dopo col paio di scarpe in mano.
I Poliziotti lo hanno pertanto arrestato per il reato di furto aggravato e, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, sottoposto agli arresti domiciliari in attesa di direttissima che ha convalidato l’arresto. La refurtiva, del valore di 80 euro circa, è stata così riconsegnata al titolare del negozio.
Un bottino ben più significativo è stato invece trafugato ai danni di un altro esercizio commerciale della zona Contesse. Le Volanti sono subito intervenute per il furto in negozio: l’autore aveva appena infranto una vetrina introducendosi all’interno e, dopo aver messo a soqquadro l’area vicina alla cassa, aveva trafugato più di 4.000 euro in contanti tra monete e banconote. Anche in questo gli Agenti intervenuti sono riusciti ad individuare ed indentificare un sospettato, trentaquattrenne messinese, pregiudicato, immortalato dal sistema di videosorveglianza mentre danneggiava la vetrina prima con una grossa pietra e poi con energici calci, facendosi così strada all’interno del negozio.
La perquisizione domiciliare a suo carico ha confermato i forti sospetti permettendo di rinvenire il giubbino indossato al momento del furto, nonché piccoli oggetti riconducibili alla scena del crimine, quali una busta del negozio derubato ed infine la somma trafugata, nascosta in un cassetto di un mobile a muro, corrispondente a 4.400 euro circa.
Anche in questo caso il maltolto è stato riconsegnato immediatamente al titolare dell’attività commerciale. Dopo l’arresto, l’uomo è stato sottoposto, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, agli arresti domiciliari, misura adottata anche all’esito del giudizio per direttissima, con l’obbligo per il trentaquattrenne di portare il braccialetto elettronico.
Due interventi, quindi, distinti per modalità di esecuzione, che hanno comunque portato ad un esito comune, l’arresto in flagranza di reato e la restituzione di quanto derubato agli aventi diritto.
Si precisa che i procedimenti sono ancora in fase di indagini preliminari e che, in ossequio al principio di non colpevolezza e fino a sentenza di condanna passata in giudicato, sarà svolto ogni ulteriore accertamento che dovesse rendersi necessario, anche nell’interesse degli indagati.