Arrestato uno degli albanesi a suo tempo sfuggiti alla cattura
Come si ricorderà, lo scorso 19 luglio, la Polizia di Stato di Messina è stata impegnata in una complessa operazione che ha portato all’arresto di 12 persone, tra esponenti di spicco e fiancheggiatori appartenenti ad una cellula criminale dedita al traffico di droga.
L’operazione di polizia in argomento, convenzionalmente denominata “Tunnel”, rappresentava l’epilogo delle più recenti indagini condotte dalla Squadra Mobile e coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Messina, su una pericolosissima cellula criminale che disponeva di armi, trafficava in droga (di almeno due differenti tipologie) e per lo più operava nel quartiere popolare cittadino “Mangialupi”.
In particolare, le indagini avevano permesso di individuare gli assetti di una compagine delinquenziale che vedeva interagire e concorrere soggetti italiani ed albanesi impegnati, con differenti ruoli e mansioni, nell’importazione di rilevanti quantitativi di stupefacente dai Balcani.
Nel corso dell’operazione, tre stranieri di origine albanese, coinvolti a vario titolo nel sodalizio scoperto, risultavano irreperibili e pertanto venivano attivamente ricercati.
Lo scorso sabato 3 agosto, giungeva al termine la latitanza di uno dei tre stranieri ricercati, in quanto veniva sorpreso, presso il Porto di Brindisi, nel tentativo di imbarcarsi sulla nave-traghetto diretta in Albania.
Gli investigatori della Squadra Mobile messinese, con il diretto coordinamento della locale Procura della Repubblica - Direzione Distrettuale Antimafia, elaboravano una vincente strategia per pervenire alla cattura di uno dei tre stranieri. Infatti, attraverso una nuova e puntuale analisi delle informazioni relative al predetto e raccolte nel corso delle indagini, l’acquisizione di nuovi dati, il riscontro e l’incrocio di altre notizie relative ai luoghi ove poteva trovare rifugio, all’attività lavorativa espletata ed alla presenza o meno in territorio italiano, gli operatori della Squadra Mobile, con l’attiva collaborazione dei colleghi dell’Ufficio di Polizia di Frontiera di Brindisi, riuscivano a individuarlo e a bloccarlo, mentre era alla guida di un mezzo per il trasporto persone, pronto ad imbarcarsi sulla nave che collega l’Italia all’Albania.
Al cittadino di nazionalità albanese, nell’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. di Messina, viene contestato – oltre al diretto coinvolgimento in singole azioni di spaccio di droga – la partecipazione all’associazione per delinquere “finalizzata al recupero e successiva cessione a terzi di ingenti quantitativi di sostanza stupefacente del tipo cocaina e marijuana (…) Con l’aggravante di essere in numero superiore a dieci; della disponibilità di armi e di essere, taluni dei partecipi, dediti all’uso di sostanze stupefacenti”.
Dopo il rintraccio e, quindi, la cattura, l'uomo è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Brindisi ove sarà trattenuto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria che ha emesso il provvedimento restrittivo cui si è accennato.