Aveva incendiato l’esercizio commerciale per indurlo a pagare
E’ stata eseguita stamani l’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. del Tribunale di Messina, su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di un trentacinquenne originario di Taormina.
I reati a suo carico sono estorsione, tentata estorsione e incendio doloso. Il trentacinquenne è stato riconosciuto come l’autore dell’incendio ai danni di una caffetteria di Gaggi, perpetrato nell’ottobre del 2015.
Le indagini, avviate dal Commissariato di P.S. di Taormina subito dopo l’incendio della caffetteria e coordinate dalla Procura Distrettuale di Messina, hanno ricostruito il modus operandi dell’uomo, con precedenti specifici reiterati, trasferitosi a Gaggi perché destinatario di divieto di dimora nella provincia di Catania, e a Gaggi fattosi conoscere proprio per i suoi trascorsi criminali, “esibiti” dallo stesso così come la sua vicinanza ad ambienti criminali operanti su Calatabiano da cui era stato allontanato.
Sfruttando il timore creatosi attorno la sua persona, il malvivente aveva messo in atto vari tentativi di estorsione, quattro quelli evidenziati dalle indagini esperite anche con l’uso di apparecchiature tecniche, l’escussione di numerosi residenti della zona, nonché pedinamenti ed appostamenti.
Il malvivente riusciva ad estorcere beni e utilità di ogni genere dai commercianti presi di mira. Ad un eventuale rifiuto ad assecondarlo, passava alle vie di fatto, aggredendo in alcuni casi o minacciando.
Il 25 ottobre del 2015, a finire nel mirino del ricattatore, la saracinesca della caffetteria, cosparsa di liquido infiammabile e data alle fiamme.
Al link il video dell’incendio dell’esercizio commerciale e la successiva fuga del responsabile.
http://www.poliziadistato.tv/c_wDC4oktmK1