I poliziotti della Squadra Mobile hanno eseguito l’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Tribunale del Riesame di Messina, a carico di due messinese di 48 e 63 anni, già detenuti in regime degli arresti domiciliari a seguito dell’ordinanza di custodia cautelare emessa nell’ambito dell’Operazione “Matassa”, ritenuti responsabili dei reati di associazione per delinquere di stampo mafioso ed estorsione, il 63enne deve rispondere, altresì, del reato di voto di scambio.
Le indagini della Squadra Mobile relative all’Operazione Matassa, avviate nel luglio 2011 e svolte sino a giugno 2013, hanno rilevato l’esistenza della consorteria mafiosa collocata territorialmente nel quartiere di Santa Lucia Sopra Contesse, con a capo il boss detenuto SPARTA’ Giacomo, che si avvaleva della collaborazione di uomini di fiducia, fra cui i due arrestati di oggi, dei quali il 63enne è ritenuto, inoltre, il trait d’union tra taluni apparati politici della città e le consorterie mafiose operanti in questo centro. È stata accertata, infatti, l’esistenza di una vera e propria associazione per delinquere finalizzata al voto di scambio, operante dall’ottobre 2012 al giugno 2013, arco temporale in cui si sono svolte le consultazioni elettorali regionali, politiche e comunali.