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Spedizione punitiva nei confronti di un rumeno a Pisticci Scalo

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I tre aggressori, anch’essi stranieri, sono stati fermati in tempo dalla Polizia che li ha arrestati

Durante la notte sono pervenute alla sala operativa del Commissariato di P.S. Pisticci alcune richieste di intervento per una zuffa in atto tra più soggetti nella frazione di Pisticci Scalo.
Sul posto, l'equipaggio della volante e altro personale della Polizia di Stato in abiti civili inviato in rinforzo hanno verificato la presenza di tre individui, poi identificati per un rumeno e due albanesi, che cercavano di raggiungere con intenzioni poco pacifiche un quarto uomo, anch'egli rumeno, rifugiatosi nella sua abitazione al terzo piano di uno stabile.
Ricomposta con non poca fatica la situazione e bloccati i tre aggressori, gli operatori hanno cercato di ricostruire l'accaduto e contestualmente hanno richiesto l'invio di due medicalizzate del 118 per le necessarie cure nei confronti dei quattro soggetti coinvolti, che presentavano contusioni.
I quattro sono stati trasportati in ospedale. Ad aver riportato la peggio era chiaramente il rumeno rifugiatosi nell'appartamento, incapace di reggersi in piedi e il cui volto si presentava come una vera e propria maschera di sangue.
Sul posto, gli operatori hanno esperito un'attenta attività investigativa con l'ausilio della polizia scientifica. Questa per sommi capi la scena rilevata: il pianerottolo antistante l'appartamento del rumeno aggredito era pieno di sangue e la porta di ingresso risultava quasi scardinata. Inoltre, nel prato che circonda l'abitato è stata rinvenuta una spranga in ferro lunga 75 centimetri, anche questa sporca di sangue.
Gli ulteriori accertamenti condotti in ospedale hanno permesso agli investigatori di acquisire altri elementi importanti per la ricostruzione della vicenda.
I tre aggressori avevano raggiunto Pisticci Scalo a bordo della propria autovettura provenienti da Policoro per compiere una vera e propria spedizione punitiva. Davanti alla porta chiusa del palazzo dove abita l'aggredito, non hanno esitato a scardinare la porta con pugni, calci e colpi di spranga. Poiché il soggetto da loro ricercato non era in casa, lo hanno atteso sul pianerottolo e quando è rientrato, dopo un primo breve diverbio, lo hanno bersagliato di calci, pugni e colpi di spranga, sferrati in tutte le parti del corpo e anche al capo, fino a quando il malcapitato non è riuscito per sua fortuna a trovare riparo nell'appartamento fino all'arrivo della Polizia.
Al momento del trasporto in ospedale, ai poliziotti non è sfuggito il gesto di uno degli aggressori che ha consegnato alcune banconote ad uno dei compartecipi del raid. Gli investigatori hanno poi accertato che si trattava di 50 euro sfilate dal portafogli dell'aggredito, conciato in malo modo e approfittando della confusione del momento.
La vittima, giudicato dai sanitari guaribile in 30 giorni salvo complicazioni, ha riportato la frattura del setto nasale e di tre costole, oltre all'applicazione sul capo di otto punti di sutura per un'importante ferita lacerocontusa.
Tratti in arresto in flagranza di reato, i tre, su disposizione del PM di turno presso la Procura della Repubblica di Matera, sono stati sottoposti al regime degli arresti domiciliari. Dovranno rispondere di lesioni personali dolose aggravate, danneggiamento aggravato, tentata violazione di domicilio ed uno di loro anche di furto aggravato.
Inoltre, nei confronti di due di loro, cittadini albanesi, in quanto non in regola sul territorio nazionale e completamente sconosciuti agli uffici di polizia del luogo, dopo le determinazioni della Magistratura, si avvieranno le relative procedure di espulsione mentre per il cittadino rumeno, verrà "proposta" l'applicazione del divieto di ritorno nel comune di Pisticci.
Il tempestivo e quanto mai opportuno intervento della Polizia di Stato ha evitato che la violenta vicenda giungesse ad epiloghi ancora più gravi. Determinante come sempre la collaborazione dei cittadini.


01/10/2015

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