Immigrato africano teneva segretate in casa la moglie che da pochi giorni aveva partorito, picchiandola e impedendole anche di andare in ospedale per farsi curare
Nell'ambito dell'attività di prevenzione e repressione dei reati ed in particolare delle violenze che talvolta si consumano dentro le mura
di casa, la Polizia di Stato ha tratto in arresto un immigrato africano, regolare sul territorio italiano, per violenza privata, maltrattamenti in
famiglia aggravati e sequestro di persona, commessi ai danni della moglie, della sua stessa nazionalità.
Gli investigatori del Commissariato di P.S. di Pisticci hanno svolto un'attenta indagine che ha tratto origine da informazioni assunte sul conto
dell'uomo, residente in una frazione di Pisticci, che ha evidenziato una situazione di gravi violenze commesse in ambito familiare.
Pertanto, gli operatori del Settore Anticrimine e delle Volanti del cennato Commissariato sono intervenuti presso l'abitazione dove vive il nucleo
familiare, trovandovi la donna con una neonata di appena 15 giorni di vita. La donna necessitava di recarsi in ospedale per sottoporsi a cure
mediche unitamente alla bambina, ma il marito glielo impediva.
Nel frattempo è giunto il marito, che davanti ai poliziotti l'ha minacciata di impiccarla e darla in pasto ai cani se fosse uscita di casa
per andare in ospedale e per denunciarlo.
L'uomo è stato calmato e condotto negli uffici del Commissariato. Nel frattempo è stata fatta arrivare un'autoambulanza che ha
trasportato la mamma e la figlioletta all'ospedale di Policoro. I sanitari hanno giudicato la piccola in buone condizioni di salute mentre sulla
donna hanno riscontrato lividi e cicatrici, segni evidenti delle aggressioni subite.
E' emerso così che la donna, a cui il marito aveva sottratto il passaporto e altri documenti personali, da quando è in Italia,
cioè da oltre un anno, veniva da questi picchiata tutti i giorni e per i motivi più futili.
L'uomo le impediva di uscire di casa senza la sua autorizzazione e se non ubbidiva era costretta a subire ancor più le ire violente del
marito, per cui di fatto viveva segregata in casa.
Pur ammettendo la sua triste condizione, la donna non ha voluto comunque denunciare il marito.
Data tuttavia la gravità della vicenda e i riscontri rilevati dagli investigatori, su disposizione dell'A.G., l'uomo è stato
sottoposto agli arresti domiciliari. La vittima, invece, con la collaborazione dei servizi sociali del Comune di Pisticci, è ora ospitata
con la sua bambina in una casa famiglia, dove potrà stare al sicuro e ricevere l'assistenza materiale e psicologica di cui ha bisogno.