Vittime due minori, ma si teme il coinvolgimento di altri ragazzini
Presenza a tutto campo della Polizia di Stato sul territorio materano. Questa volta in soccorso di due ragazzini delle scuole medie, vittime di
ricatto per avere soldi .
Un pregiudicato di Santeramo, Luigi Montemurro, di 48 anni, residente a Matera, servendosi di un altro minorenne, aveva avvicinato due ragazzini
facendoli ritrarre in foto, sotto minaccia, mentre fumavano uno spinello. Dopo la pressione psicologica e anche le botte da parte dello stesso
minore, il ricatto: o ci porti del denaro o tua madre avrà questa foto. Spaventato dalle conseguenze, uno dei ragazzini si era visto
costretto a rubare da casa un cofanetto contenente dei monili di famiglia che, dati al suo aguzzino, erano fruttati circa 800 euro al compro oro,
dove erano stati cambiati fornendo un regolare documento di riconoscimento, cosa che ha permesso alla polizia poi di identificare
l'estorsore.
Quando la mamma del ragazzino si è accorta dell'ammanco, ha capito al volo la situazione: il minore ha confessato subito e la mamma ha
sporto denuncia in questura. Fortunatamente si era nel limite dei dieci giorni, che per legge obbliga i compro oro a conservare i monili senza
fonderli, permettendo il riconoscimento degli oggetti da parte dei proprietari, e quindi a far emergere il responsabile dell'estorsione.
Ma ad aggravare il quadro è stato l'irrompere nel desolante panorama già delineato, di un noto pregiudicato residente a Matera, Luigi
Barreca, di 55 anni, entrato in scena con lo scopo preciso di spaventare il ragazzo, fermandolo sotto casa e intimandogli di non dire più
nulla, neanche alla mamma. Le minacce perpetrate pure davanti la scuola, avevano cosi spaventato il ragazzino e un suo amichetto testimone di
tutto, da indurli a non andare più a scuola , fino al giorno in cui il minore , tornato a lezione, e visto il Barreca fuori l'istituto, si
era rifugiato dalla preside chiedendo aiuto.
Una situazione non più sostenibile, che ha fatto scattare delle immediate indagini da parte degli uomini dell'Ufficio Prevenzione Generale e
Soccorso Pubblico della Questura di Matera, che hanno permesso alla magistratura di emettere due ordinanze di custodia cautelare presso i
domiciliari nei confronti dei due pregiudicati attuate questa mattina, una con l'accusa di estorsione e violenza privata, l'altra per violenza
privata e favoreggiamento all'estorsione, mentre rimane al vaglio la posizione del minorenne complice.