Prosegue l' attività del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Pisticci
Prosegue l' attività del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Pisticci, diretto dal Dottor Albano, volta al controllo del territorio di
competenza ed indirizzata inoltre al monitoraggio delle località marittime, caratterizzate in questo periodo, da un significativo aumento
delle presenze.
Diverse le richieste di intervento rivolte alla sala operativa del Commissariato ed in tre distinti episodi, la costante e puntuale presenza sul
territorio, ha scongiurato il verificarsi di più gravi conseguenze.
I fatti: all' inizio del mese di Luglio, veniva telefonicamente segnalata tramite 113, una lite presso un bar; l' utente riferiva di due soggetti
che erano venuti alle mani, per non meglio precisati motivi aggiungendo altresì, che la situazione stava prendendo risvolti pericolosi.
Allertata la volante, in zona per specifici controlli, la stessa interveniva immediatamente sul posto della avvenuta segnalazione. Si preallertava
personale sanitario e contestualmente si dividevano i contendenti, provvedendo inoltre ad allontanare dal luogo della contesa, la figlia minore di
uno dei due, che appariva terrorizzata e scioccata da quanto suo malgrado visto. Solo il tatto e la delicatezza degli operatori consentivano di
tranquillizzarla. Sul luogo si eseguiva una prima ricostruzione della vicenda dalla quale si appurava che il padre della minore era stato aggredito
da un altro uomo che gli si era scagliato contro nonostante la presenza della bambina che era in compagnia del genitore. Questi, dopo le necessarie
cure mediche, rese opportune per le numerose ecchimosi e tumefazioni all' altezza del viso che gli sono costati 8 giorni di cure e riposo salvo
complicazioni, presentava denuncia presso gli uffici del Commissariato pisticcese. Ne conseguivano attente e particolareggiate attività di
indagine che, grazie al meticoloso ascolto di quanti avevano assistito all' aggressione, permettevano di chiudere il cerchio su di un soggetto del
luogo, già protagonista di analoghi episodi, che veniva segnalato all' Autorità giudiziaria per i reati di lesioni personali dolose e
minacce, il tutto aggravato dall' aver esternato le proprie condotte vessatorie alla presenza di un incolpevole bambina. In sede di ricostruzione
dell' accaduto, si è appurato che alla base dell' episodio ci sarebbero futili motivi legati al fatto che l' aggressore avrebbe mal
accettato l atteggiamento di protezione dell' aggredito nei confronti della figlia, ripresa a malo modo dal denunciato perché colpevole di
fare troppo rumore in strada.
In un secondo caso, invece, personale in servizio di volante, effettuava un posto di controllo a ridosso di un lido balneare della zona. Durante il
servizio, l' attenzione degli operatori, veniva attirata da un' autovettura con targa straniera e con a bordo due individui di nazionalità
rumena. Intimato l' alt, si procedeva al controllo di Polizia e alla disamina dei documenti personali e relativi all' autovettura. Un
approfondimento che ha lasciato spazio a non poche sorprese. Infatti uno dei due, privo di documenti personali, ha fornito generalità false
nonché un contrassegno assicurativo contraffatto. Raggiunti gli uffici per la compilazione degli atti, il soggetto, dopo essere stato
compiutamente e debitamente identificato, veniva denunciato all'Autorità giudiziaria per il reato di false dichiarazioni all'
Autorità sulla propria identità nonché per falsità materiale commessa dal privato.
L' ultimo episodio, infine, si è verificato nel pomeriggio di ieri. Veniva segnalato lo smarrimento di un minore in una spiaggia di un lido
in Scanzano Jonico. Su disposizione del dirigente del Commissariato, la volante di turno, raggiungeva il luogo della segnalazione andando oltre l'
ordinaria competenza territoriale. Una volta giunti era presente la madre del piccolo, in preda ad un reale stato di agitazione ed ansia. Pertanto
si provvedeva a calmarla e immediatamente ci si poneva alla ricerca del bambino di dieci anni, battendo ovunque il lido interessato. Ricerche che
nel giro di mezz'ora davano l' esito sperato grazie alle indicazioni rese ai poliziotti da un signore che era stato attratto ed incuriosito dalla
vista del minore solo e dall' incedere incerto, tanto da seguirlo con lo sguardo a lungo. Il bambino infatti si era allontanato per raggiungere il
nonno poco distante senza comunicare nulla alla madre che, data l' eccessiva presenza di bagnanti, si era preoccupata nel non vederlo
improvvisamente. Una volta comunicato il ritrovamento alla madre, questa visibilmente sollevata dallo spavento, abbracciava il figlio
raccomandandosi di non ripetere più certi gesti. Accorati ringraziamenti venivano rivolti agli uomini in divisa, il cui immediato
intervento, senza alcuna sottovalutazione del caso, ha fatto si che la vicenda non si protraesse nel tempo, dando quella immediata risoluzione alla
stessa, che ha evitato l'insorgere di possibili, peggiori, scenari.