scoperta una truffa ai danni di numerosi extracomunitari che pagavano per un posto di lavoro inesistente
Illudevano gli stranieri extracomunitari venuti in Italia con la promessa di offrire loro un lavoro che consentisse di mettersi così in
regola con le leggi sull'immigrazione. Per questo "favore" si facevano pagare anche una lauta ricompensa - fino a 5.000 euro per pratica - ma poi
non mantenevano fede alle promesse fatte, lasciando gli stranieri in una situazione di irregolarità e nella disperazione.
11 persone sono risultate coinvolte nell'attività delinquenziale scoperta dalla Polizia di Stato a Matera. I reati loro contestati sono:
concorso continuato nel favoreggiamento della permanenza illegale di cittadini extracomunitari mediante produzione di attestazioni e dichiarazioni
false e truffa nei confronti degli stranieri.
Una delle 11 persone indagate è stata arrestata dopo una ricerca che ha portato gli investigatori anche all'estero. E' l'uomo che aveva
architettato tutto, un pluripregiudicato di 51 anni del luogo, che vistosi scoperto aveva cercato di sfuggire alla cattura trovando rifugio da un
amico italiano che gestisce una pizzeria in Germania. Ma grazie ad un mandato di arresto internazionale per lui non c'è stato scampo. Il suo
arresto è avvenuto alla stazione di Verona, tradito dai telefoni cellulari che portava con sé.
Le altre persone coinvolte nelle indagini sono per lo più persone anziane incensurate compiacenti, nei cui confronti proseguono gli
accertamenti.
Le indagini furono avviate nel 2009 dall'Ufficio Immigrazione della Questura, dove erano emerse incongruenze sospette circa la documentazione
prodotta a corredo delle domande di regolarizzazione formulate dai datori di lavoro nell'ambito della procedura della cd emersione del lavoro
irregolare.
Dai successivi accertamenti svolti dagli investigatori della Squadra Mobile, che ha portato anche a diverse perquisizioni e al sequestro di
numerosi documenti falsificati e di materiale informatico, è stato appurato che almeno una quarantina di stranieri è rimasta vittima
della truffa. Per loro al danno si aggiunge anche la beffa perché comunque rischia di essere rimpatriata.