Interessata anche la Polizia di Stato di Matera
Sono state eseguite perquisizioni, controlli e verifiche nei confronti di soggetti, esercizi commerciali e basi logistiche riconducibili allo sfruttamento della manodopera di cittadini extracomunitari irregolari.
Le attività sono state condotte dal Servizio centrale operativo e dalle Squadre mobili provinciali, con il supporto delle SISCO, dei Reparti prevenzione crimine e di alcune unità di elicotteristi, in sinergia con personale specialistico delle ASL e dei competenti ispettorati del lavoro, impiegando sul territorio nazionale oltre 300 operatori della Polizia di Stato.
L’operazione è stata orientata, in particolare, ad effettuare controlli combinati presso diversi punti di raccolta di lavoratori stranieri irregolari, destinati a svolgere, al di fuori della prevista normativa, giornate lavorative in aziende agricole, opifici o esercizi commerciali, frequentemente riconducibili a cittadini stranieri.
Il dispositivo in campo, attuato in aree ad alta densità criminale per lo sfruttamento del lavoro irregolare, ha valorizzato il patrimonio informativo acquisito dalla Polizia di Stato nell’ambito della costante azione di contrasto al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina ed ai network criminali transnazionali dediti al traffico di migranti, nonché alle forme di sfruttamento della manodopera straniera.
In particolare;
·in provincia di Prato, l’operazione si è concentrata in diverse aree, tra le quali il “Macrolotto” ed il “Macrolotto II”, ove già in passato la Polizia di Stato ha individuato aziende, gestite da imprenditori cinesi lì residenti, dediti allo sfruttamento del lavoro sia di cittadini cinesi che centro-africani;
·in provincia di Latina, le attività hanno interessato diversi esercizi commerciali di quel capoluogo, gestiti da cittadini nordafricani, ove sono impiegate maestranze extracomunitarie, nonché l’area territoriale di Cisterna di Latina, ove hanno sede aziende agricole che ricorrono a diffuse forme di sfruttamento del lavoro;
·in provincia di Cuneo, i controlli sono stati indirizzati nei luoghi utilizzati dai lavoratori illegali per raggiungere prevalentemente le aziende presenti nell’area dell’albese;
·in provincia di Foggia, sono stati individuati diversi siti rurali ove il fenomeno dello sfruttamento del lavoro connesso all’immigrazione clandestina ha tradizionalmente visto il reclutamento di cittadini extracomunitari sottoposti a turni e condizioni di lavoro degradanti;
·nella provincia di Barletta-Andria-Trani, sono state controllate aziende agricole nei territori di Canosa di Puglia, San Ferdinando di Puglia e dell’agro andriese, luoghi in cui insistono ampie aree rurali in cui viene sfruttato il lavoro irregolare di maestranze extracomunitarie;
·in provincia di Reggio Calabria, le operazioni hanno interessato, tra le altre cose, attività commerciali ed aziende agricole della piana di Gioia Tauro, alcune delle quali gestite irregolarmente da cittadini stranieri. I controlli sono stati indirizzati anche nelle aree ove dimorano molti stranieri in attesa di permesso di soggiorno;
·in provincia di Matera, le attività hanno interessato sia aziende manifatturiere, limitrofe ai centri urbani, che insediamenti ubicati nelle aree di campagna di Policoro;
·in provincia di Trapani, sono stati effettuati controlli in tutta il territorio provinciale, con particolare riferimento alle aree comprese tra Marsala e Mazara del Vallo, ove il fenomeno dello sfruttamento del lavoro connesso all’immigrazione illegale è presente nei più diversificati settori commerciali ed imprenditoriali.
A conclusione delle attività svolte sul territorio nazionale, risultano:
13 Persone arrestate
1673 Persone identificate
264 Persone con precedenti di polizia
636 Veicoli controllati
27 Posti di controllo
34 Perquisizioni effettuate
13 Persone denunciate
Sequestro marijuana oltre 40 kg
Sequestro cocaina gr 116,91
Sequestro cannabinoidi gr 40.215,85
10 Contravvenzioni cds
5 Veicoli sequestrati
29 Esercizi controllati
4 Sanzioni amministrative
2 Avvio proc. art.100 tulps