Questa mattina la Questura di Matera ha allestito un ufficio mobile nella centralissima Piazza Vittorio Veneto, con personale specializzato della Polizia di Stato e con la collaborazione del Servizio Politiche Sociali del Comune (presente la psicologa del Comune Caterina Rotondaro), per incontrare la gente per strada e richiamare l’attenzione sul tema della violenza contro le donne.
L’iniziativa si inserisce nel progetto “Questo non è amore”, promosso dalla Direzione Centrale Anticrimine del Dipartimento della P.S. La data dell’iniziativa è stata scelta non a caso nella “Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne”, con numerose manifestazioni, che si sono tenute in tutta Italia, volte a sensibilizzare la società sulla attuale condizione della donna e sull’importanza di tutelare le donne vittime di violenza.
Donne, uomini, giovani, anziani, famiglie hanno così incontrato funzionari e agenti della Polizia di Stato, che hanno distribuito loro il nuovo opuscolo realizzato dalla Direzione Centrale Anticrimine dal titolo “Questo non è amore”, che contiene informazioni aggiornate sul fenomeno e su quanto viene fatto per combatterlo, grazie anche agli strumenti normativi a disposizione delle forze di polizia e all’esperienza maturata in merito. Anche il Questore Eliseo Nicolì ha partecipato all’evento in Piazza Vittorio Veneto, incontrando e rispondendo ai giornalisti intervenuti.
Gli operatori della Polizia di Stato sono quotidianamente impegnati a mettere in campo ogni risorsa necessaria per combattere la violenza contro le donne, analizzando il fenomeno sotto tutti i punti di vista, cercando di individuarne le cause, per poter intervenire in tempo, prima che sia troppo tardi.
Ponendo a confronto i dati raccolti dall’inizio dell’anno con quelli del 2021 e del 2020, in questa provincia si registra un trend in discesa dei reati di violenza in genere, ad eccezione delle violenze sessuali:
Reati 2020 2021 2022 (ad oggi)
Maltrattamenti in famiglia 92 77 63
Atti persecutori 98 92 56
Violenze sessuali 14 14 16
Uno strumento amministrativo fondamentale che può essere impiegato dal Questore è l’ammonimento, che dà modo di incidere in modo rapido sulla pericolosità delle persone, in situazioni di violenza domestica o di atti persecutori. Con l’ammonimento, il Questore può incidere sul rischio di recidiva, evitando che quei comportamenti si ripetano e che, possano sfociare, secondo quello che si definisce “ciclo della violenza”, nella fisica soppressione della donna.
In questa provincia si registra un aumento degli ammonimenti adottati ai sensi dell’art. 8 della legge n. 38/2009 (stalking); tale dato, che non va inteso necessariamente nel senso di un aumento dei casi di stalking, rispecchia una maggiore disponibilità delle donne a non tenere nascoste le violenze di cui sono vittime, rivolgendosi agli uffici di polizia. Dal 1° gennaio 2022 sono stati comminati 6 ammonimenti per stalking, a fronte dei 4 provvedimenti adottati nel 2021.
Aiutiamo le donne a difendersi, ad abbandonare quelle catene che non permettono loro di liberarsi dalla spirale della violenza, rassicurandole sul fatto che non saranno mai sole. Perciò, occorre che tutti gli attori della sicurezza operino in sinergia con un incessante lavoro di squadra.