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Violenza sessuale a Marconia di Pisticci: la Polizia di Stato arresta altri 4 giovani

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Commissariato di Pisticci

Nuovi sviluppi nelle indagini sullo stupro di Marconia, commesso ai danni di due ragazzine inglesi nella notte tra il 7 e l’8 settembre scorso.

Nelle prime ore di questa mattina, gli agenti della Polizia di Stato hanno arrestato altri 4 giovani, tra i 21 e i 22 anni, tutti residenti a Pisticci (MT), con l’accusa di violenza sessuale di gruppo e lesioni personali aggravate e continuate.

Su richiesta della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Matera, che ha coordinato le indagini svolte dalla Squadra Mobile e dal Commissariato di P.S. di Pisticci, il Gip ha disposto per i 4 la custodia cautelare in carcere, misura analoga a quella disposta l’11 settembre a carico di altri 4 indagati, anch’essi tutti di Pisticci.

Le indagini successive ai primi 4 arresti hanno portato innanzitutto alla individuazione di un ottavo soggetto in aggiunta agli altri 3 giovani che restavano indagati in stato di libertà. Inoltre si sono aggravati gli indizi a carico di tutti gli autori dei reati.

Infatti, proprio nel corso delle perquisizioni domiciliari connesse all’esecuzione delle misure dell’11 settembre, sono stati attivati presidi tecnologici che hanno fornito ulteriori elementi a riscontro della presenza di tutti gli indagati sul luogo dov’erano avvenute le violenze. Dalle registrazioni è emerso che costoro proponevano di condividere una versione da fornire al giudice, insistevano sulla necessità di evidenziare che le ragazze fossero consenzienti rispetto agli atti compiuti, ammettevano tutti la loro presenza sul luogo dove si erano svolti i fatti, si interrogavano sul motivo per cui l’ottavo indagato, allora non ancora individuato, non fosse stato coinvolto benché presente ai fatti, convenendo di suggerire allo stesso, in quanto non ancora indagato, la versione da fornire agli investigatori.

Uno degli indagati, interrogato dal P.M., riconosceva quasi tutti gli altri indagati nei soggetti immortalati dalle telecamere di videosorveglianza della villa che inquadravano l’area immediatamente adiacente al luogo delle violenze. Dalla ricostruzione delle immagini, si notano gli otto indagati e le due ragazze – una delle quali veniva spinta – che entravano nell’area dove si commettevano le violenze. Gli stessi dopo diversi minuti uscivano dalla stessa area tutti insieme, alcuni di corsa, mentre le due quindicenni, che si sorreggono l’un l’altra, venivano riprese dalle telecamere alcuni minuti più tardi. Nell’arco temporale di interesse investigativo, nessun altro entrava o usciva nell’area teatro delle violenze.

È stata altresì documentata una lesione sulla superficie anteriore del braccio destro di un indagato, che si sviluppava in senso longitudinale della larghezza di 11 cm, verosimilmente riconducibile alla reazione di una delle due ragazze abusate.

Fin dalle prime denunce delle persone offese, confermate in sede di incidente probatorio, sono state attivate immediate indagini da parte degli inquirenti, consistite nell’acquisizione di immagini di telecamere, nell’assunzione di informazioni di persone presenti ai fatti, nell’acquisizione di documentazione sanitaria, sopralluoghi di polizia scientifica e in riconoscimenti da parte delle persone offese, oltre che in interrogatori del P.M. nei confronti degli indagati.

Si accertava così che nella tarda serata del 6 settembre, insieme alla sorella maggiore e al cognato di una delle due, le minorenni erano andate ad una festa aperta a tutti che si teneva in una villa a Marconia. Poco dopo essere arrivate alla festa, venivano avvicinate da due degli indagati, che non avevano mai visto prima. I ragazzi riuscivano a instaurare con le minorenni un rapporto dapprima amichevole, carpendone la loro fiducia. Successivamente, approfittando anche dello stato di alterazione psichica delle due ragazze, dovuto all’assunzione di alcool e inconsapevolmente di cocaina, si avvicinavano a loro altri partecipanti alla festa. Uno di essi spingeva con forza una delle due minorenni in una zona buia sul retro della villa, seguito da altri tre giovani e dall’altra ragazza che seguiva la sua amica. Poco dopo giungevano altri due giovani e poi ancora dagli ultimi due.

All’interno di una zona recintata retrostante il giardino della villa venivano perpetrate due distinte violenze sessuali nei confronti delle minorenni e ciascuno degli indagati avrebbe commesso vari atti sessuali. Le violenze si protraevano per circa 20 minuti, fino a quando gli 8 arrestati si allontanavano, seguiti a distanza di qualche minuto dalle minorenni.

Agli autori del reato, che ora sono stati tutti identificati e sottoposti a custodia cautelare in carcere, vengono contestati in concorso i reati di violenza sessuale di gruppo continuata e aggravata dall’aver commesso il fatto nei confronti di minorenni e aver concorso nel delitto più di cinque persone, approfittando delle condizioni di minorata difesa e dall’aver commesso il fatto in ora notturna, nonché di lesioni personali continuate e pluriaggravate.

I quattro, come gli altri autori del delitto, sono stati condotti presso la casa circondariale di Matera.


21/10/2020

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