Vigilavano senza autorizzazioni su materiali e attrezzature della gara di parkour svoltasi nei Sassi di Matera del 2 al 5 ottobre
La Polizia di Stato ha denunciato all’Autorità giudiziaria il titolare di una società di servizi e altre cinque persone che effettuarono servizi di vigilanza, privi delle autorizzazione necessarie, su mezzi, attrezzature e altro materiale impiegati durante la manifestazione di parkour “Art of motion 2019”, organizzata da Red Bull nei Sassi di Matera dal 2 al 5 ottobre scorso.
Agenti della Squadra Amministrativa della Divisione Polizia Amministrativa e Sociale della Questura avevano notato che per lo svolgimento della manifestazione, l’organizzatore aveva utilizzato attrezzature sportive, allestimenti e impianti tecnici di supporto con annessi gruppi elettrogeni.
La notte del 4 ottobre 2019, pertanto, gli agenti hanno effettuato mirati servizi di controllo negli antichi rioni materani, presso le aree interessate dalla manifestazione, per contrastare eventuali attività abusive di vigilanza privata.
Hanno potuto così verificare che in alcune stradine dei Sassi, all’interno di aree appositamente delimitate da transenne, erano stati parcheggiati diversi automezzi, macchine operatrici e generatori elettrici. Accanto a tali aree sono state notate due persone vestite con abiti scuri.
Quando gli agenti in abiti civili si sono avvicinati entrando nell’area recintata, immediatamente i due individui li hanno invitati ad allontanarsi. Gli operatori si sono allora qualificati e hanno proceduto a verificare la legittimità dell’attività che stavano svolgendo.
Hanno così accertato che i due soggetti svolgevano servizio di piantonamento fisso abusivo poiché sprovvisti di decreto di nomina a guardia particolare giurata. Entrambi ammettevano di essere stati assunti da una società di servizi il 2 ottobre stesso e di svolgere presso l’area recintata l’attività di vigilanza sui beni mobili della Red Bull, ossia due autocarri, un muletto, due gruppi elettrogeni e un cestello, con turno di lavoro notturno dalle 22 alle 6. Uno dei due era munito di ricetrasmittente che aveva ricevuto in consegna da un referente della società per espletare l’attività di vigilanza.
L’indagine è proseguita con una serie di accertamenti accurati conclusasi con il deferimento all’Autorità giudiziaria dei soggetti responsabili delle violazioni di legge.