In provincia di Matera Polizia contesta prime violazioni al Codice della Strada introdotte dal “Decreto Sicurezza”
I furbetti della targa non sono pochi. Anzi, sono sempre di più. Risiedono in Italia ma si spostano a bordo di auto – spesso di grossa cilindrata – con targhe estere (il più delle volte extra Ue), non compaiono come intestatari di auto di lusso, risparmiano (e non poco) su assicurazione e tassa di possesso e rendono più difficili o del tutto vani i tentativi di recuperare le eventuali sanzioni amministrative, difficilmente applicabili per l’impossibilità di notificare le multe.
Gli effetti del “Decreto Sicurezza” e del giro di vite alle auto con targa estera iniziano a farsi sentire anche nella provincia di Matera, dove a seguito dell’attività di prevenzione e controllo svolta dal personale della Polizia di Stato sono state contestate le prime violazioni e sequestrati vari veicoli immatricolati all’estero e condotti da cittadini residenti in Italia da più di 60 giorni.
In particolare, gli agenti della Polizia Stradale e delle Volanti hanno sottoposto a fermo amministrativo e a conseguente sequestro un furgone con targa bulgara e altri veicoli condotti da cittadini stranieri residenti in Italia da oltre 60 giorni.
Il “Decreto Sicurezza” ha riformato l’art. 93 del CDS, in materia di circolazione in Italia di veicoli immatricolati all’estero, prevedendo che chiunque risiede in Italia da oltre sessanta giorni non potrà circolare con un veicolo targato all’estero.
La circolazione con un veicolo immatricolato all’estero oltre il 60esimo giorno dall’acquisizione della residenza in Italia comporta una multa da 712 euro e l’immediata cessazione dalla circolazione del veicolo.
Non solo. Nel caso in cui entro i successivi 180 giorni il veicolo non sia immatricolato in Italia o non sia tornato all’estero con foglio di via, è prevista la confisca.
Sono esclusi i veicoli in leasing o a noleggio senza conducente acquisiti da operatori di un altro Stato della Unione Europea o dello Spazio economico europeo- SEE che non abbiano sedi secondarie o effettive in Italia e quelli concessi in comodato a persone residenti in Italia legate da un rapporto di lavoro con un’impresa di un altro stato UE o SEE che non abbia stabilito una sede in Italia.
Tutto questo a condizione, però, di tenere a bordo del veicolo “un documento sottoscritto dall’intestatario e recante data certa dal quale risultino il titolo e la durata della disponibilità del veicolo”.
Nel caso in cui il veicolo sia a noleggio o in comodato, ma sprovvisto del relativo documento, la sanzione è di 250 euro con fermo amministrativo e obbligo di esibizione del documento entro 30 giorni. In caso di violazione di questa disposizione è prevista l’ulteriore multa di 712 euro.
Per quanto riguarda, invece, i veicoli immatricolati all’estero che hanno adempiuto alle formalità doganali per l’ingresso in Italia (per questi, la legge ammette la circolazione sul territorio nazionale per un anno), la circolazione oltre la scadenza del 12esimo mese prevede una multa di 712 euro e la cessazione dalla circolazione del veicolo.
I controlli della Polizia Stradale della nostra provincia proseguono con ulteriori novità. Oltre l’ordinario pattugliamento sulle nostre strade extraurbane finalizzato ad aumentare i livelli di sicurezza nel rispetto delle norme previste dal codice della strada, le autovetture della Polizia Stradale sono state dotate di videocamere “Street Control”.
Lo “Street Control” è un’apparecchiatura elettronica che consente di rilevare, anche in assenza del trasgressore, le violazioni relative alla copertura assicurativa e revisione del veicolo e già dai primi controlli su strada sono state rilevate e contestate numerose infrazioni.