La Polizia di Stato del Commissariato di Carrara nel corso del fine settimana ha proceduto all’esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico di due cittadini italiani, classe ’86 e classe 91’, uno originario della Bulgaria e l’altro di Carrara, indagati per estorsione, commessa circa un mese fa nei confronti del gestore di un bar-tabaccheria di Avenza.
Le indagini sono iniziate a seguito di una chiamata presso la Sala Operativa per la presunta tentata rapina commessa in un bar di Avenza.
Gli investigatori della Squadra di Polizia Giudiziaria si recavano immediatamente sulla scena del crimine insieme alla Polizia Scientifica e sin da subito appariva chiaro che non si poteva trattare di una semplice rapina.
Il luogo del reato, infatti, si presentava con svariate e rilevanti chiazze di sangue sparse per tutto il locale, raccontando una violenza eccessiva che i rapinatori avrebbero utilizzato nei confronti del gestore del locale.
La vittima del reato, nel corso della violenza subita, aveva ricevuto reiterati pugni sul volto, calci e una volta caduto in terra uno dei due aggressori avrebbe inveito sbattendogli la testa sul pavimento, provocandogli multiple fratture del setto nasale. Alla violentissima scena assisteva anche la madre della vittima, di 77 anni e titolare del bar, la quale per cercare di difendere il figlio veniva spinta, cadendo rovinosamente in terra.
Prima di allontanarsi dal bar, inoltre, il più violento dei due aggressori lanciava un monito che incuteva un profondo timore nei due gestori del locale, infatti gli avrebbe urlato: “Ti mando una banda di albanesi a distruggere il locale”, rimanendo concorde che sarebbero tornati all’indomani per riscuotere la somma pretesa.
La dinamica degli eventi tratteggiava i profili chiari di una vera e propria estorsione che se pur innescata per una pretesa di poche centinaia di euro, considerata la violenza e il comportamento tenuto, risultava di estrema gravità. Infatti i testimoni riferivano che gli indagati sarebbero entrati nel locale pretendendo di consumare gratuitamente delle bevande all’interno del locale, come peraltro già avevano preteso e gli era stato concesso nei giorni precedenti, e infine avrebbero ulteriormente preteso che gli venisse consegnata una somma di denaro.
Al rifiuto opposto dal gestore del locale, tuttavia, i due aggressori reagivano con violenza, ingaggiando uno scontro fisico in due contro la vittima, la quale veniva bloccata dal più imponente dei due indagati mentre l’altro lo colpiva con violenza sul volto prima di scagliarlo in terra e completare il lavoro.
La Procura di Massa Carrara, nella persona del Sost. Proc. Dott. Dello Iacono, a seguito dell’attività investigativa svolta con la quale si riusciva a ricostruire dettagliatamente ogni momento dell’iter criminis e delle responsabilità a carico dei due indagati, richiedeva al GIP Dott. Berrino l’emissione della misura cautelare dell’arresto. Gli uomini del Commissariato, dopo incessanti ricerche durate tutto il fine settimana su tutto il territorio di Carrara, atteso che il principale autore del reato risultava senza fissa dimora, addivenivano all’arresto di entrambi gli estorsori, ora assicurati alla Giustizia.
Tale attività investigativa sin da subito ha assunto per la Polizia di Stato particolare importanza e attenzione nell’impiego delle migliori risorse disponibili all’Ufficio del Locale Commissariato di Polizia in quanto tale fenomenologia criminale costituisce un preoccupante allarme sociale per i cittadini, e per tali ragioni il suo celere e vigoroso contrasto rappresenta un importante risultato per la tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica.