In un’ottica di incisiva repressione di abietti ed esecrabili delitti in danno di anziani e/o comunque persone fragili e ad ulteriore attestazione dell’efficienza del capillare e continuativo servizio di pronto intervento garantito dalla Polizia di Stato e dall’Arma dei Carabinieri a presidio dell’ordinata convivenza civile, nei giorni scorsi sono stati assicurati alla giustizia due giovani iraniani, Y.H. 32/enne e K.A. 27/enne, resisi responsabili, in concorso, del delitto di furto aggravato in danno di un cittadino ultra settantenne.
Specificatamente, nel primo pomeriggio di venerdì u.s perveniva richiesta di intervento sul numero di emergenza “113”, formulata da parte di un cittadino che segnalava di aver assistito in prima persona al furto di denaro ad opera di due uomini ai danni di una persona anziana.
Nella circostanza comunicativa, l’intraprendente testimone forniva il numero di targa ed il modello di autovettura utilizzata dai due individui, dato identificante che tempestivamente la sala operativa del Commissariato di P.S. provvedeva a diramare a fini di ricerca in ambito provinciale.
A compiuta e puntuale sinergia operativa, mentre gli operatori di “Volante” acquisivano ogni utile indicazione tesa alla corretta e definita ricostruzione del fatto, parallelamente si dava corso ad accurato controllo, tanto delle aree limitrofe, quanto degli ambiti territoriali contigui, attività di ricerca e rintraccio a cui partecipavano attivamente e con capillare estensione anche operatori dell’Arma dei Carabinieri: in tale contesto esecutivo, una pattuglia del NORM di Massa individuava e fermava dopo pochi minuti quello stesso veicolo in località Marina di Massa, senza soluzione di continuità.
Gli operatori, identificavano nell’immediatezza i due occupanti (uno dei quali, peraltro, destinatario di precedente segnalazione all’’A.G., per reati contro il patrimonio), procedendo alla loro immediata perquisizione personale che consentiva di rinvenire un discreto quantitativo di banconote (1200 euro in contanti, suddivisi in vari tagli). All’interno della vettura veniva rinvenuto altro denaro di valute diverse, tra le quali anche dollari e Lek albanesi, il cui legittimato possesso non trovava valido fondamento. D’altro canto, elemento valutativo di non irrilevante pregio investigativo, venivano rinvenute e vincolate a sequestro probatorio due cartine stradali, l’una del Belgio / Lussemburgo, l’altra della Turchia, entrambe utilizzate come stratagemma per distrarre in Carrara l'anziano signore al fine di derubarlo, originando l’azione delittuosa dalla pretestuosa richiesta di improponibile indicazione stradale.
In speculare e sinergico contesto temporale – operativo, le pattuglie della Polizia di Stato rintracciavano il dichiarato testimone, assumendone accurate e fondanti dichiarazioni di ricostruttiva valenza probatoria, peraltro acquisendo una dettagliata e rispondente descrizione della persona offesa.
Parimenti, si provvedeva all’immediata ricostruzione dell’evento sulla scorta delle dichiarazioni rese dalla persona offesa, vittima del grave episodio delittuoso. Lo stesso, riferiva che mentre stava attraversando a piedi l’intersezione stradale, in Carrara, era stato avvicinato da due individui, i quali, con la scusa di ottenere un’indicazione stradale, gli mostravano una delle due cartine citate, esprimendosi sia in lingua inglese che in italiano.
Nel contesto, uno dei due indagati scendeva dall’auto accostata a bordo strada e mostrava all’anziano signore delle banconote straniere, richiedendo di poter visionare quelle locali (euro) in suo possesso, al mero fine di comprenderne il reale valore.
All’incauta estrazione delle banconote da parte della vittima corrispondeva un’azione fulminea, eseguita con abilità e destrezza, al cui epilogo parte di queste (precisamente alcuni pezzi da cinquanta euro) venivano scaltramente sottratte: consumata l’illecita azione, i due malfattori si davano alla fuga.
Nel proseguo degli accertamenti di p.g., i due fermati venivano accompagnati dalla Caserma dei Carabinieri di Massa alla Caserma della Polizia di Stato di Carrara, dove il teste aveva modo di riconoscerli.
I due responsabili concorrenti nel reato venivano tratti in arresto e condotti in udienza, celebrata il giorno successivo, durante la quale veniva convalidata la misura precautelare eseguita.
Nel corso del contestuale giudizio direttissimo, gli imputati hanno patteggiato una pena detentiva, peraltro consentendo al derubato di rientrare in possesso del maltolto.
La descritta attività repressiva, frutto di una attenta e sinergica azione di contrasto posta in essere con volitiva determinazione da Polizia di Stato e Arma dei Carabinieri, attesta lo strenuo impegno profuso nell’opposizione ad una eterogenea casistica di criticità, foriera di potenziali ripercussioni di lesiva rilevanza per il contesto urbano collettivo e connessa a talvolta severe e aggressive fenomenologie delittuose di esecrabile valenza afflittiva, in specie furti e truffe che vedono coinvolte le c.d. fasce deboli, in particolare le persone anziane, le quali, per la loro fragilità nel contrapporre resistenza fisica attiva, ovvero nell’espressione di uno stato attentivo in grado di fronteggiare la prepotente callidità delittuosa, sempre più di frequente divengono obiettivo e vittima di tali reati.