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Cerca di farsi giustizia da solo....arrestato giovane carrarese

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Arresti

Nei giorni scorsi personale del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Carrara ha tratto in arresto un giovane cittadino 24enne, per porto abusivo di arma da fuoco, in specie pistola semiautomatica calibro 7,65, sequestrando, presso l’abitazione familiare, un ingente numero di cartucce dello stesso calibro ed un pugnale da caccia, dotato di una lama da 17,5 cm.

Le attività di ricerca e assicurazione alla giustizia del citato indagato e dell’armamentario nella sua disponibilità sono originate a seguito di una violenta rissa, avvenuta nella medesima serata in un’area esterna di Marina di Carrara, luogo di prevalente aggregazione giovanile. L’episodio etero lesivo, sulla cui dinamica realizzativa sono tutt’ora in corso approfondite indagini, coordinate dal Pubblico Ministero ha visto coinvolti l’arrestato unitamente al padre 49enne, in una violenta colluttazione con un definito numero di  nordafricani, peraltro perpetrata con l’utilizzo di corpi contundenti quali bottiglie di vetro e pietre, reperiti direttamente dal suolo circostante.

Immediatamente dopo l’accaduto, presumibilmente spinto da sinistri intenti vendicativi nei confronti dei corrissanti stranieri, il giovane si recava presso l’abitazione familiare e si impossessava di una pistola semiautomatica regolarmente detenuta dal padre; si dirigeva, quindi, verso la zona teatro della rissa, esplodendo lungo il tragitto – secondo quanto dallo stesso dichiarato – più colpi in aria, esprimendo incontrollati agiti impulsivi.

Paventando il rischio che l’uomo potesse compiere gesti inconsulti, familiari avvedutisi di quanto stava accadendo, rappresentavano i fondati timori alla Centrale Operativa di questo Commissariato, dalla quale venivano diramate immediate note di ricerca sul territorio.

Le pattuglie riuscivano a rintracciare il soggetto all’interno di un esercizio pubblico, luogo in cui lo stesso si era verosimilmente recato per consumare bevande alcoliche che avrebbero potuto aiutarlo ad onorare i propositi delittuosi, slatentizzando condotte di grave aggressività. Gli operatori intervenuti, sottoponendolo ad accurata perquisizione, individuavano l’arma intestata al padre, occultata tra gli indumenti, unitamente a ben due caricatori, entrambi riforniti di proiettili. Procedevano, quindi, al sequestro di pistola e munizioni, sottoponendo l’uomo ad arresto in flagranza di detenzione e porto in luogo pubblico di arma comune da sparo. Tempestivamente messo a disposizione della competente Autorità Giudiziaria, veniva assoggettato al regime degli arresti domiciliari in attesa dell’udienza di convalida; questa, successivamente celebrata, confermava la corretta esecuzione restrittiva, portando all’irrogazione della misura cautelare degli arresti domiciliari.

In stretta correlazione all’arresto, consequenziale attività effettuata presso l’abitazione familiare dell’indagato portava all’ulteriore sequestro di 34 cartucce dello stesso calibro della pistola sottoposta ad analogo vincolo, unitamente a un pugnale uso caccia. Gli acquisiti riscontri fattuali determinavano l’emersione di univoche responsabilità penali in capo al padre del ragazzo, sino a quel momento legittimo detentore di armi da fuoco, evidenziando la sussistenza di condotte riconducibili al reato di omessa custodia delle armi detenute.

 


09/02/2017

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