Arrestate due persone per stalking
Il primo, un pregiudicato carrarese di 40 anni, è stato posto agli arresti domiciliari dagli agenti del Commissariato, che gli hanno notificato una ordinanza cautelare emessa dal G.I.P. del tribunale di Massa, su richiesta del p.m. titolare delle indagini.
Le indagini, svolte dagli agenti della Squadra Anticrimine, hanno preso spunto da ripetute denunce sporte in Commissariato da una ragazza di nazionalità rumena, legata in passato da una breve relazione sentimentale con l'indagato.
Costui non si era rassegnato alla fine della loro storia ed aveva iniziato una serie indiscriminata di molestie, di persecuzioni e di azioni vessatorie nei confronti della ex fidanzata.
Gli atti persecutori posti in essere dall'uomo avevano provocato alla vittima un perdurante e grave stato di ansia tanto da costringerla ad alterare le sue condotte di vita, e addirittura costringerla a cambiare città e trasferirsi da Carrara a Massa.
Le persecuzioni cui veniva fatta oggetto la donna, si concretizzavano in una serie incredibile di molestie, tra cui:
· l'invio, da parte dell'indagato, di oltre 9000 telefonate ed SMS molesti ed ingiuriosi verso il cellulare della vittima; le molestie si perpetravano anche sul profilo "facebook" della donna, con continui tentativi di contatto e condivisone di tutte le frasi scritte dalla donna su detto social network.
· quotidiani appostamenti sotto casa della donna, sul luogo di lavoro e all'uscita della scuola frequentata dalla figlia della vittima: nell' ambito di tali appostamenti le lasciava biglietti di ogni tipo, sia sulla porta della sua abitazione che sul vetro dell'auto, contenenti frasi a volte ingiuriose altre volte d'amore. Addirittura, in una occasione, le lasciava delle feci davanti alla porta di casa oltre ad un biglietto contenente ingiurie di ogni tipo.
· pedinamenti continui, durante i quali spesso la bloccava tagliandole la strada con la sua auto e la apostrofava con aggressioni verbali, minacce e sputi.
· frequenti violazioni di domicilio.
· imbrattamento con vernice spray dei muri dell'abitazione della donna e di altre abitazioni vicine, alternando frasi ingiuriose, contenenti insulti di ogni tipo, a frasi d'amore rivolte verso la vittima.
· frequenti tentativi di contatti con la figlia minore della vittima, della quale cercava di carpire la fiducia con promesse di regali; i tentativi di contatto avvenivano anche sul profilo "facebook" della ragazza, per accedere al quale l'indagato si attribuiva false generalità, fingendo di essere un suo coetaneo.
Non pago, l'uomo per un breve periodo di tempo era andato ad abitare nella stessa via ove la donna si era trasferita con la figlia minore per sfuggire alle sue persecuzioni ed addirittura si presentava ad un colloquio e cercava di farsi assumere dal datore di lavoro della donna al fine di poter condividere con lei il luogo di lavoro.
In un caso gli atti persecutori erano degenerati in una vera e propria aggressione fisica, nel quale la donna era stata ingiuriata e percossa, dovendo ricorrere alle cure del Pronto Soccorso, mentre in un'altra occasione l'uomo aveva sfogato la sua rabbia contro l'autovettura della donna, dentro alla quale la vittima si era rinchiusa, prendendo a calci la carrozzeria e infrangendole il parabrezza.
L'uomo si trova ora ristretto agli arresti domiciliari presso la sua abitazione, in attesa del processo.
Si sono aperte le porte del carcere, invece, per il cittadino rumeno che era evaso nei giorni scorsi dagli arresti domiciliari presso la sua abitazione, nella quale si trovava ristretto per il reato di "stalking" nei confronti della sua ex fidanzata connazionale.
Una storia simile a quella appena raccontata aveva avuto come protagonista il giovane rumeno, anche lui posto ai domiciliari per gli atti persecutori con la quale molestava una sua connazionale, con la quale in passato aveva avuto una breve relazione sentimentale. Le indagini avevano preso spunto dalla denuncia sporta dalla donna in Commissariato ed avevano portato dapprima all'emissione, da parte dell'Autorità Giudiziaria, di un provvedimento di divieto di avvicinamento alla vittima. La violazione di tale provvedimento, accertata dagli agenti del Commissariato, aveva avuto come conseguenza l'arresto dell'uomo e la sua collocazione ai domiciliari, disposti dal Giudice per le Indagini Preliminari su richiesta del p.m. titolare delle indagini. Qualche giorno fa l'uomo aveva però pensato bene di "evadere" allontanandosi arbitrariamente dalla sua abitazione, ed era stato arrestato dal personale del Commissariato su segnalazione di un agente di polizia fuori servizio che lo aveva riconosciuto e bloccato. Proprio a seguito di quell'arresto per evasione, conseguente alla violazione delle prescrizioni impostegli di non uscire dalla sua abitazione, il G.I.P. ha disposto un aggravamento della misura alla quale era sottoposto, emettendo una nuova ordinanza con la quale sostituiva gli arresti domiciliari con la "custodia cautelare in carcere".
L'uomo è stato così prelevato dalla sua abitazione dagli agenti del Commissariato di Polizia di Carrara e condotto presso la Casa di Reclusione di Massa, ove rimarrà in attesa del processo per atti persecutori nei confronti della vittima.