denunciata 28 enne carrarese
La vicenda, ricostruita dalla Polizia di Stato di Carrara all'esito di una mirata attività investigativa, ha dell'incredibile.
Nel mese di dicembre del 2012 una giovane carrarese di 27 anni, in procinto di sposarsi, aveva prenotato la cena del matrimonio, fissato per l'estate successiva, in un ristorante di un paese della provincia di Massa Carrara. In occasione della prenotazione, la giovane aveva versato la somma di 500 euro a titolo di caparra, dopo aver sottoscritto il contratto col quale veniva stabilita la quota per ciascun invitato al banchetto nuziale.
Tuttavia, nel mese di gennaio del 2013 il rapporto tra i due promessi sposi si era interrotto e il matrimonio era "saltato", ragion per cui la giovane aveva contattato il titolare del ristorante informandolo dell'accaduto, nella speranza di poter almeno recuperare la somma già versata. Il ristoratore, quindi, le proponeva di organizzare comunque, nella data prevista per la cena di nozze, un party con buffet destinato agli amici, che le avrebbe consentito di utilizzare "proficuamente" i soldi già spesi. La giovane accettava di buon grado la proposta ed inviava una serie di inviti ai propri amici, alcuni anche provenienti da altre parti d'Italia, per la data già fissata.
La sera del party, tuttavia, un'amara sorpresa attendeva la "sposa mancata" e oltre trenta invitati: giunti al ristorante, trovavano le luci del locale spente e nessuna traccia della cena prenotata. La ragazza, stupita, entrava nel locale e chiedeva conto al gestore dei motivi per i quali non aveva rispettato gli accordi, ma l'uomo si mostrava più sorpreso di lei: nella stessa mattinata, infatti, aveva ricevuto una telefonata da una donna che, presentatasi con le generalità della mancata sposa, gli aveva comunicato, in lacrime, che il party doveva essere annullato a causa di un grave ed improvviso lutto familiare e solo in ragione di ciò, aveva bloccato l'organizzazione della serata. Mortificata soprattutto per i suoi ospiti, alcuni dei quali giunti da località lontane, alla giovane non restava altro che prendere atto dell'amara sorpresa e del danno economico, ammontante non solo all'importo della caparra, ma anche alle spese per i diritti SIAE, già pagati.
Ripresasi dall'incredibile vicenda, la giovane sporgeva denuncia presso il Commissariato di Polizia di Carrara: dopo un'accurata indagine, attraverso l'acquisizione dei tabulati telefonici e le testimonianze delle persone informate sui fatti, si riusciva ad individuare l'autrice della telefonata "incriminata". Qui l'ennesima sorpresa: lo "scherzo" di pessimo gusto era stato posto in essere dalla sorella del promesso sposo, una carrarese di 28 anni che veniva identificata e denunciata all'Autorità Giudiziaria per il reato di sostituzione di persona ed il conseguente danno economico e morale arrecato alla persona offesa.