denunicato
L'episodio risale alla serata di domenica scorsa quando la Volante della Polizia di Stato di Carrara veniva inviata dalla Sala Operativa del Commissariato presso l'abitazione di una famiglia poiché una vicina di casa aveva segnalato una violenta lite tra i coniugi, entrambi di origini nordafricane.
Giunti sul posto, gli agenti trovavano a bordo strada il "capo famiglia", un uomo di 56 anni, il quale riferiva che poco prima aveva litigato con la moglie, "rea" di non avergli consegnato la somma di 5 Euro.
La circostanza veniva in effetti confermata dalla coniuge, che era all'interno dell'abitazione insieme alla figlia di cinque anni.
Tuttavia, la donna precisava che il motivo per il quale aveva rifiutato di corrispondere al marito la somma richiesta era da attribuirsi al fatto che l'uomo avrebbe speso tale somma in bevande alcoliche; e che poco prima dell'arrivo della Polizia il litigio era degenerato ed il marito, dato che le richieste di denaro erano rimaste senza seguito, aveva iniziato a colpirla ripetutamente con pugni in testa e sul dorso, oltre che con colpi alle spalle e alla schiena utilizzando una scopa in alluminio.
La donna, visibilmente scossa per l'accaduto, riferiva inoltre che tutto era avvenuto sotto gli occhi della figlia minore, anch'essa fortemente turbata.
Al loro arrivo, i poliziotti le avevano trovate entrambe in lacrime e molto spaventate, ma per fortuna a cercare di rincuorarle c'erano i premurosi vicini di casa, che avevano allertato la Polizia ed erano intervenuti nell'abitazione per porre fine all'aggressione, trovando la donna che si copriva il volto con le mani per evitare altri colpi. Gli stessi vicini, poi, aiutavano la Polizia a ricostruire la dinamica dei fatti, apparsi ben più gravi del singolo episodio, essendosi accertato che già in passato si erano verificate situazioni analoghe (schiaffi, tirate di capelli, pugni e calci) e alcuni anni fa l'uomo era anche già stato denunciato.
Sul posto veniva richiesto quindi l'intervento di personale sanitario, che riteneva opportuno condurre la donna al Pronto Soccorso, ove le venivano refertate lesioni giudicate guaribili in giorni 7 s.c. per trauma cranico e contusioni multiple.
In considerazione della gravità della vicenda, i poliziotti, in applicazione della "nuova" normativa sulla violenza domestica entrata in vigore nel mese di ottobre dello scorso anno, hanno immediatamente richiesto e ottenuto dal Pubblico Ministero di turno, dr.ssa Alessandra Conforti, l'autorizzazione ad allontanare d'urgenza l'aggressore dalla casa familiare, con divieto di avvicinarsi alla stessa nonché ai luoghi abitualmente frequentati dalla moglie, con particolare riguardo al lavoro.
L'uomo veniva quindi materialmente allontanato dalla casa familiare, dove era nel frattempo già rientrato e si "trasferiva" presso l'abitazione di una parente.
Il provvedimento cautelare adottato d'urgenza dalla Polizia veniva poi convalidato dal Giudice per le Indagini Preliminari, dr.ssa Antonia Aracri, che prescriveva all'indagato di non fare rientro nell'abitazione in cui vive la sua famiglia e di non avvicinarsi ai luoghi abitualmente frequentati dalla persona offesa.
Non potrà tornare a casa, al momento, neppure per vedere la figlia minore, proprio in considerazione del fatto che l'aggressione è avvenuta alla sua presenza e, se vorrà prelevare dall'abitazione i suoi effetti personali, dovrà farlo sotto la sorveglianza dei poliziotti del Commissariato di Carrara.
Come già avvenuto in passato, anche di recente, si ritiene opportuno divulgare la notizia, nel pieno rispetto della privacy dei soggetti coinvolti ed in particolare delle vittime, unicamente quale ulteriore invito a tutte le persone che subiscono simili o anche più gravi angherie per sollecitarle a trovare il coraggio di denunciare tali episodi e a non continuare a subirli passivamente ed anzi a rivolgersi quanto prima alla Polizia o ai Centri Antiviolenza.
A tal riguardo, si sottolinea come anche terze persone, come avvenuto in questo caso, possono giocare un ruolo fondamentale nell'aiutare le vittime: il senso civico dei vicini di casa della donna, infatti, è stato fondamentale al fine di consentire un tempestivo intervento della Polizia, che ha potuto evitare tragiche conseguenze.