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Aggredisce uomo per delirio religioso

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sottoposto a T.S.O.

Il provvidenziale intervento di personale del Commissariato di Carrara ha forse evitato, nella mattinata di ieri, possibili conseguenze tragiche del gesto di uno squilibrato.

L'episodio si è verificato intorno alle 8.30 nella centralissima Piazza Farini, nei pressi del Supermercato Esselunga.

Un uomo originario di Carrara, di 56 anni, tra l'altro affetto da invalidità civile, mentre era intento in una conversazione telefonica con il proprio apparecchio cellulare, veniva proditoriamente aggredito da un'altra persona, quasi apparsa dal nulla, nel senso che la vittima accusava un forte dolore ad una gamba, e solo dopo realizzava di essere stata attinta da un violento calcio.

Superato il naturale disorientamento conseguente all'aggressione, il 56 enne cercava di chiedere spiegazioni dell'immotivato gesto all'autore dello stesso, ma questi, come se fosse assente, non solo non gli rispondeva, ma si allontanava entrando nel già citato supermercato.

La vittima, dovendo fare la spesa, entrava a sua volta nell'esercizio commerciale, e ad un certo punto incontrava nuovamente il suo aggressore nei pressi dell'ascensore interno, motivo per cui gli chiedeva per la seconda volta come mai lo avesse picchiato. Per tutta risposta, lo sconosciuto tentava nuovamente di colpirlo con dei calci, che non lo attingevano in quanto riusciva a ripararsi col cestino della spesa, utilizzato a mo' di scudo.

In conseguenza di ciò, l'uomo contattava il Commissariato, mentre l'aggressore usciva repentinamente dall'Esselunga : allertati dalla Sala Operativa, tre agenti in borghese accorrevano immediatamente dal vicino Commissariato e, seguendo le indicazioni fornite dalla vittima, rintracciavano lo sconosciuto in Via Mazzini.

Quest'ultimo appariva immediatamente in stato confusionale, dal momento che urlava frasi sconnesse in una lingua incomprensibile.

Seppure con qualche difficoltà, legata soprattutto al fatto che il soggetto non comprendeva la lingua italiana, gli agenti riuscivano a portarlo in Commissariato, dove grazi ai rilievi foto dattiloscopici veniva identificato, risultando un cittadino ungherese di 43 anni, senza fissa dimora.

L'uomo continuava a manifestare segni di squilibrio, non solo pronunciando frasi senza senso, ma anche cominciando a scrivere nella sua lingua su un quaderno che aveva con sé, e per tale motivo veniva visitato da personale del 118, che però inizialmente non constatava particolari problematiche di natura psichica, anche perché l'uomo non riusciva ad esprimersi in italiano, ed alla vista dei sanitari si calmava improvvisamente.

Soltanto grazie all'intervento di un interprete, lo stesso spiegava i motivi del suo insano gesto, affermando di essersi scagliato contro la vittima, in quanto in lui "aveva visto il male".

La versione data dall'uomo lasciava esterrefatti i poliziotti che si stavano occupando di lui, ma ci si rendeva subito conto che avendo egli agito in preda ad un delirio di natura mistico-religiosa, il suo gesto avrebbe potuto avere ben più gravi conseguenze, anche letali, come avvenuto recentemente a Milano, allorquando un uomo affetto da disturbi psichici aveva aggredito a colpi di machete diversi passanti causando la morte di un ragazzo.

La condotta dell'uomo risultava già d una estrema gravità potenziale, ma erano le risultanze degli accertamenti al terminale sul suo conto a far sì che il personale operante non lo rilasciasse a piede libero, nonostante la vittima non avesse manifestato la volontà di sporgere nemmeno querela nei suoi confronti.

L'uomo, infatti, aveva commesso numerosi reati anche di una certa gravità, tra cui una violenza sessuale ai danni di una dodicenne che aveva cercato di palpeggiare in presenza dei suoi genitori a bordo di un treno, circa un mese fa a Genova, ed una rapina impropria, a seguito della quale, mentre era in udienza aveva cominciato a vaneggiare in preda a crisi mistiche parlando di "energie negative" che gli emanava la vittima.

Per tale motivo, veniva fatto intervenire personale del Reparto Psichiatria dell'Ospedale di Massa, e l'uomo, che già in passato era stato ristretto presso l'Ospedale Psichiatrico Giudiziario di Montelupo Fiorentino, veniva sottoposto a trattamento sanitario obbligatorio, e conseguentemente ricoverato presso il già citato reparto specialistico dell'Ospedale di Massa.


14/09/2013

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