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Arrestato stalker

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Cittadino marocchino perseguitava la connazionale ex moglie

Nei giorni scorsi, personale della Squadra Anticrimine del Commissariato di Carrara ha proceduto a dare esecuzione ad una ordinanza di custodia cautelare in carcere, firmata dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Massa, Giudice dr.ssa Antonia ARACRI, su richiesta del Sostituto Procuratore della Repubblica dr.ssa Alessandra CONFORTI, nei confronti di un cittadino marocchino di 45 anni resosi responsabile del reato di atti persecutori (c.d. stalking) nei confronti della ex moglie, sua connazionale.

La vicenda ha origine nel settembre del 2011, allorché la donna, esasperata da anni di maltrattamenti, denuncia il marito per una lunga serie di violenze domestiche patite all'interno dell'abitazione della coppia che vedono coinvolti anche i figli minori.

In particolare, l'uomo non si limitava ad esercitare le proprie violenze fisiche, psichiche e morali nei confronti della moglie, alla presenza dei figli minori, ma, spesso, usava violenza alla figlia diciassettenne.

Questi episodi venivano documentati da numerosi interventi della Squadra Volante del Commissariato oltre che da referti medici rilasciati alla madre ed alla ragazzina dal locale Pronto Soccorso.

In uno di questi drammatici interventi l'uomo colpiva con una mannaia alla schiena una delle figlie minori provocandole gravi lesioni.

Purtroppo, tali fatti avvenivano alla presenza di un bambino di otto anni, altro figlio della coppia, muto spettatore di tanta violenza.

In considerazione di un parziale disturbo psichico l'uomo veniva allontanato da casa con provvedimento del Giudice di Massa e sollecitato ad intraprendere un percorso terapeutico con il Centro di Igiene Mentale.

Nel dicembre del 2012 l'uomo veniva condannato per i reati di maltrattamenti in famiglia e lesioni continuate alla pena di anni uno e mesi tre di reclusione dal Tribunale di Massa - Sezione distaccata di Carrara.

Tuttavia, lo stesso non solo interrompeva arbitrariamente i trattamenti sanitari prescritti, ma tornava nell'aprile di quest'anno a molestare con insistenza la donna, che nel frattempo aveva ottenuto la separazione e con i figli aveva trovato un'altra sistemazione abitativa.

Aveva pertanto inizio un lungo calvario fatto di appostamenti, inseguimenti, minacce di sfigurare la propria ex oltre che frequenti, inopportune e fastidiose, visite dell'uomo nei luoghi di lavoro della donna che, esasperata, tornava a denunciare l'ex marito per porre fine a questo tormento.

Inoltre, l'uomo estendeva le proprie gravi minacce anche ai figli, sostenendo che proprio per i suoi problemi psichici non avrebbe subito alcuna condanna, ritenendo tale condizione, anzi, una sorta di vera e propria impunità.

Le indagini condotte dalla Squadra Anticrimine hanno permesso di ricostruire la vicenda trovando elementi di riscontro alle dichiarazioni della donna; gli uomini del Commissariato hanno quindi segnalato tempestivamente i gravi fatti alla Procura di Massa che, con egual tempismo, ha adottato il provvedimento restrittivo in carcere nei confronti dell'uomo.

La notizia viene divulgata, nel pieno rispetto della privacy dei soggetti coinvolti ed in particolare delle vittime, unicamente quale ulteriore invito a tutte le ragazze o donne che subiscono simili angherie per sollecitarle a trovare il coraggio di denunciare tali episodi e, pertanto, a non continuare a subirli passivamente ed anzi a rivolgersi quanto prima alla Polizia o ai centri antiviolenza per porvi fine.


12/08/2013

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