Questura di Massa Carrara

  • Via del Patriota n.1 - 54100 MASSA ( Dove siamo)
  • telefono: 0585-4941
  • email: dipps149.00f0@pecps.poliziadistato.it
  • facebook

Festa della Donna nel sangue

CONDIVIDI

Denunciata una banda per l'aggressione fuori da un locale

Nei giorni scorsi, la Squadra di Polizia Anticrimine del Commissariato di Carrara, al termine di una meticolosa attività di indagine, ha trasmesso all'Autorità Giudiziaria la querela sporta da un giovane carrarese di 23 anni nei confronti di tre uomini, tutti di Carrara.

Le accuse sono diverse e vanno dalle lesioni personali aggravate alle lesioni personali "semplici", all'ingiuria ed alla minaccia.

I fatti risalgono alla serata dell'8 marzo scorso, allorché un gruppo di amici (tutti uomini di giovane età) si trovava all'interno di un locale alla ricerca di una serata "mondana", in considerazione del fatto che, in occasione della "festa della donna", è usanza che gruppi di ragazze escano insieme per festeggiare tra loro l'amena ricorrenza, talvolta con l'intenzione di trascorrere una serata all'insegna della spensieratezza e della trasgressione.

L'attività d'indagine ha consentito di ricostruire che i giovani, mentre si trovavano all'interno di un locale ubicato in località Avenza, venivano "provocati" dai tre odierni denunciati, forse "rallegrati" da qualche bicchiere di troppo, i quali avevano iniziato a tirar loro addosso delle palline di carta, con il chiaro intento di suscitarne la reazione.

Le vittime dello sgradevole gesto, tuttavia, decidevano di non raccogliere la provocazione ed il querelante, ad un certo punto, decideva anzi di andar via per raggiungere la sua fidanzata - a sua volta intenta a "festeggiare" in un locale di Marina di Carrara - quindi, pagato il conto, si dirigeva verso l'esterno del locale.

All'uscita dallo stesso, non appena aperta la porta il giovane notava un suo amico in grave difficoltà, in quanto un ragazzo lo stava prendendo a calci e pugni con estrema violenza.

Tentava quindi di intervenire per cercare di dividere i due quando veniva improvvisamente afferrato da un amico del "primo" aggressore che lo minacciava ed ingiuriava pesantemente.

Riuscito a liberarsi dalla presa, mentre soccorreva l'amico che era rimasto, dolorante, sdraiato a terra; il giovane "soccorritore" veniva raggiunto da colui che lo stava minacciando ed offendendo; quest'ultimo, dopo averlo afferrato da dietro per il collo, iniziava ad infierire su di lui con calci, pugni e ginocchiate, sia al viso che al corpo.

Nonostante il disperato tentativo del giovane di ripararsi il più possibile con le braccia per evitare i colpi, lo stesso veniva fatto cadere e lasciato a terra quasi privo di sensi.

Al che, altri due uomini della banda si univano alla furia aggressiva del loro compagno di scorribanda, dapprima prendendo la vittima a calci, quindi, una volta rialzatasi, attingendola con pugni al volto nonché con ginocchiate al costato, al petto ed al collo.

Uno dei tre aggressori, inoltre, si toglieva dai pantaloni la cintura e con la stessa colpiva a mò di frustata il querelante sul viso e sul petto.

L'aggressione si protraeva per alcuni minuti finché un amico dell'aggredito, uscito dal locale, iniziava ad urlare invocando aiuto, ciò che induceva gli aggressori a desistere e darsi alla fuga.

Il giovane veniva quindi condotto al Pronto Soccorso dell'Ospedale di Carrara, dove gli venivano riscontrate plurime ecchimosi e contusioni al volto, l'infrazione delle ossa nasali nonché alcune strie cutanee rossastre sul torace causate dai colpi inferti con la cinghia.

La prognosi, originariamente di 25 giorni s.c., veniva "prolungata" di ulteriori 20 giorni s.c. dal medico curante del ragazzo, persistendo i segni delle ecchimosi plurime al volto e le infrazioni alle ossa nasali.

All'esito di tale ulteriore periodo di malattia, il medico curante dichiarava il giovane clinicamente guarito con postumi invalidanti da valutarsi in sede medico legale.

In considerazione di quanto ricostruito, due degli aggressori, entrambi carrarini, rispettivamente di 27 e 32 anni, venivano denunciati per il reato di lesioni personali; il trentaduenne, inoltre, veniva deferito anche per i reati di ingiuria e minaccia. Il terzo aggressore, invece, colui che aveva utilizzato anche la cinghia - un 24enne anch'egli di Carrara - veniva denunciato per il reato di lesioni personali aggravate dall'uso dell'arma, tale dovendo intendersi, agli effetti della legge penale, la cintura la cui fibbia metallica era stata utilizzata quale "tirapugni".


13/07/2013

Categorie

Servizi

  Permesso di soggiorno

Controlla il permesso di soggiorno online.

  Bacheca Oggetti Rubati

Ricerca oggetti rubati o rinvenuti.

  Dove siamo

Gli uffici della Polizia di Stato.

  Scrivici

Risposte alle tue domande.

18/05/2024 16:40:30