Arrestato in flagranza
Nel pomeriggio di sabato scorso, un cittadino bulgaro di 19 anni, senza fissa dimora, è stato tratto in arresto per il reato di rapina impropria commesso ai danni di un trentaquattrenne di origini croate residente a Carrara.
Erano circa le 15.00 quando la volante del Commissariato di Carrara, nell'ambito di servizi mirati al contrasto dei reati contro il patrimonio, transitava lungo il viale Colombo, in località Marina di Carrara, nei pressi del piazzale antistante il complesso fieristico; i poliziotti venivano contattati da alcuni bagnanti che avevano bloccato un giovane che, dalle prime informazioni, pareva avesse rubato un portafogli.
Pochi istanti dopo sopraggiungeva sul posto anche una pattuglia radiomobile dei Carabinieri.
Il trentaquattrenne croato riferiva che dopo un breve inseguimento era riuscito a bloccare il giovane bulgaro che si era impossessato del marsupio sulla spiaggia. In particolare, nell'immediatezza dei fatti la persona offesa riferiva di aver visto poco prima il giovane bulgaro, accompagnato da altri due soggetti - un uomo ed una ragazza - che però riuscivano a darsi alla fuga, mentre si impossessava del suo marsupio che aveva prelevato sotto alcuni indumenti piegati sul proprio telo da mare, steso sulla battigia di uno stabilimento balneare.
All'interno del marsupio erano riposti un portafogli con all'interno la somma di 115 Euro, un telefono cellulare iPhone 4, documenti ed effetti personali del croato.
Quest'ultimo riferiva di essersi messo all'inseguimento dei tre ladri, insieme ad un suo amico, e di essere riuscito a fermare soltanto quello che aveva in mano il marsupio, dapprima nel parcheggio antistante gli stabilimenti balneari, quindi definitivamente nel piazzale antistante l'ingresso di "Carrarafiere", dato che in un primo momento l'autore del furto era riuscito a liberarsi dalla presa.
Il diciannovenne bulgaro veniva quindi consegnato ai poliziotti che lo conducevano in Commissariato, dove pure si recava la persona offesa per formalizzare l'atto di denuncia querela. In tale sede, peraltro, emergevano ulteriori dettagli che imponevano agli investigatori di qualificare l'azione delittuosa come rapina impropria piuttosto che come furto.
Difatti, la vittima riferiva - circostanza confermata anche dal suo amico che lo aveva "assistito" nell'inseguimento - che dopo aver bloccato il bulgaro, questi per liberarsi dalla presa dapprima si era divincolato, poi gli aveva sferrato un calcio alla gamba destra, circostanza questa riferita anche ai medici del pronto soccorso, dove l'uomo si era recato per farsi medicare le ferite patite alle piante dei piedi, dal momento che - poiché stava beatamente godersi una giornata di sole e mare in spiaggia - si era messo all'inseguimento a piedi nudi, inseguimento che dalla spiaggia si era protratto in strada e lo aveva costretto a correre sull'asfalto rovente (causandogli lesioni giudicate guaribili in cinque giorni s.c.).
Il malvivente, sottoposto a rilievi fotodattiloscopici, veniva quindi tratto in arresto per il reato di rapina impropria (di ciò veniva notiziato il p.m. di turno, dott.ssa Alessandra CONFORTI) e trattenuto, su disposizione della stessa, nella camera di sicurezza del Commissariato in attesa dell'udienza di convalida, fissata per la mattinata odierna.
Dell'avvenuto arresto venivano notiziati, su espressa volontà dell'arrestato, i suoi congiunti in Bulgaria, nonché, come previsto dalla normativa vigente, l'Ambasciata bulgara.